collezionostorie
L'ultima volta che ho scritto un annuncio qui era ottobre del 2023: "Non pubblico niente ma sto scrivendo tanto. A tempo debito arriverà tutto"
E poi non è arrivato niente. Solo briciole. E mi dispiace.
Non potevo saperlo, forse non potevo neppure immaginarlo, ma nel giro di poco avrei smesso quasi totalmente di scrivere. Di pubblicare, di leggere. Esattamente un anno fa facevo i conti con un finale di stagione che - diciamolo pure, tanto lo sappiamo bene - non era andato come volevo.
Sì, lo so, è solo una serie. Ma dopo quella sera, all'improvviso dentro di me è maturata una convinzione che fino a quel momento avevo messo a tacere. La convinzione di aver creduto in una cosa sbagliata. Talmente sbagliata da non essere neanche contemplata nella sceneggiatura. Una cosa, insomma, che era solo nella mia testa (nella mia come in quella di tante altre persone)
A cui nessuno aveva creduto tranne noi, anche se non ci era stato chiesto di farlo.
Quella sera mi sono convinta - e non mi era mai successo in tanti anni e tante storie - di aver preso un abbaglio. E fare i conti con gli abbagli fa sempre un po' male. Soprattutto quando hai una testa come la mia, che prende e va, senza sentire niente e nessuno. Soprattutto quando di storie ne hai viste talmente tante che a volte addirittura anticipi i copioni.
Non voglio sembrare patetica. Ma ho bisogno di scrivere questa cosa qui, per metterla nero su bianco. E per dirvi che è per questo che non ho pubblicato più niente qui sopra: perché nell'ultimo anno non ho scritto quasi più niente.
È come se tutte le parole che avevo dentro fossero scappate via, a nascondersi in chissà quale punto lontano. Lasciandomi solo una pagina bianca, di giorno in giorno più difficile da riempire.
Ho dato la colpa a me stessa, al lavoro, al tempo che manca. Ma la verità è che probabilmente è colpa di una sola storia se le parole sono andate via. Colpa di qualcuno che non ha saputo proteggerla. E così questo profilo è rimasto pieno di storie incompiute.
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Ma io con le storie incompiute ho sempre avuto un rapporto conflittuale. E alle mie, a quelle venute di pancia, e a INDELEBILE in particolare, ho sempre voluto bene (e chi mi conosce lo sa, e sa anche quanto mi sia costato fermarmi)
Tempo fa, una persona a cui voglio molto bene ha scritto: "Preoccupati per me quando non scriverò più, non quando scriverò troppo"
Beh, io mi sono stancata di star ferma. Così, dopo attente riflessioni e dopo essermi confrontata con forse l'unica persona che qua sopra c'è sempre, sempre stata, ho deciso che riprenderò a pubblicare INDELEBILE, ma (per adesso) mi fermerò solo alla prima stagione.
In realtà la storia è conclusa da più di un anno. Mancano un sacco di scene, mancano le più piccole e forse ce ne sono un sacco che qualcuno considererà più importanti di quelle che ho scelto, ma le più importanti per me ci sono. E mi hanno aiutata ad arrivare alla fine, e darle comunque un senso.
Ho deciso di pubblicarle. Piano piano, come quando si riprende a camminare dopo essere stati fermi a lungo. Lo devo a Simone, e in qualche modo anche a me stessa. E poi non mi va che queste parole sudate e scritte di fretta rimangano a prendere polvere in una cartella del computer.
Quindi eccoci qui, oggi arriverà un nuovo capitolo.
Non pretendo che ci siate, ma lo spero.
Vi abbraccio
