“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi”
Per non dimenticare.
27 gennaio 2025
80 anni dalla liberazione di Auschwitz.
Piccola storia in memoria.
“Nonna!”
Un’anziana signora si voltò verso il suo nipote di 13 anni.
“Cosa c’è?”
“Oggi a scuola abbiamo parlato della giornata della memoria”
Ah, si disse la vecchia.
Lo lasciò continuare.
“Abbiamo visto un film… Schindler’s list”
“Hai capito?”
“So che è importante, ma…”
“Ma non ti sembra adatto e soprattutto non riesci a trovare i motivo di vedere tale crudeltà?”
La donna sorrise, benevola.
“È per” iniziò, ma il nipote la interruppe “non dimenticare! Lo so”
“Fammi finire. Le parole sono così utilizzate che perdono il significato. È importante. È dal passato che si costruisce il futuro. E sarete voi giovani ha farlo”
Vedendo il nipote aprire la bocca per protestare, gli chiese “Secondo te, una persona dopo aver visto o letto, e capito, seguirà gli ideali che seguivano i Nazisti? Ripeteranno la violenza di quegli anni?”
Lui sembrava sconvolto “No”
“Esattamente”
❤️