Lei si che era viva, andava avanti come un treno, senza sosta. Era in continuo movimento, facendosi spazio tra la gente, con le sue idee e le sue incertezze, le sue imperfezioni. Ma lei vinceva sempre,era l'unica che riusciva a portarvi sulla retta via.
Lei era insicura, era indescrivibile. Non aveva una sua personalità, seguiva l'onda comune, l'unica che, secondo lei, era la strada della luce e del successo. Lei era graffiata, marchiata, era rinchiusa in una teca di vetro. Ma aveva le sue forze e le sue armi.
Lei, non trovava la sua competizione di sempre, per la prima volta, non aveva i file nel giusto ordine, non in ordine cronologico ne in ordine alfabetico. Lei trovava spazio con i suoi genitori e le sue sorelle. Gli unici che davvero, la facevano sentire una principessa.