Eccomi di nuovo qui, a scrivere un post inutile su un sito di cui ogni tanto dimentico l'esistenza. Ed eccomi di nuovo qui a rileggere la prima storia che ho scritto sugli One Direction, Revolution, ormai quasi quindici anni fa. E per una volta non solo per nostalgia.
Sembra ridicolo, ma ne avevo bisogno. Sembra ridicolo perché ormai sono una donna, di quei cinque ragazzi di cui la me adolescente andava pazza ormai ne seguo sporadicamente soltanto uno ed ero certa che questo capitolo della mia vita si fosse ormai concluso.
Eppure da ieri mi sento strana. Sapere che Liam non c’è più mi ha quasi destabilizzato. Ormai di lui non si leggevano che cose brutte e l’immagine che avevo sempre avuto di lui sin da ragazzina si era disintegrata.
Ma proprio questa mattina ho pensato a tutte le forme che la mia mente gli ha dato nelle mie storie: l’amico un po’ tonto di Harry in Just a game, il ragazzo gentile e simpatico che vuole farsi prete in The tenant, ma soprattutto il perfetto principe azzurro che ha fatto innamorare Mousey in Revolution. Questo, per me, era Liam.
Perciò, forse un po’ egoisticamente, sono voluta tornare indietro nel tempo e ricordarlo per un’ultima volta proprio in questo modo, anche se diverso dalla cruda realtà.
Sembra sciocco, ma mi sono resa conto di quanto questa band, sebbene parte del mio passato, abbia ancora una grande importanza per la me di oggi. Mi sono voluta prendere qualche ora per ricordarlo un’ultima volta così come è sempre stato nella mia fantasia. Un modo per dirgli addio.
Forse non era il principe azzurro che avevo immaginato, ma ha comunque fatto parte della mia vita e mi ha regalato tanti bei ricordi. E per questo gli sono grata.
Addio Liam. E grazie.
