Mi raccontò che scriveva spesso prima, sorrideva spesso ed era gentile spesso.

Rideva e faceva ridere, aveva tante camicie strane e dei maglioni enormi. I capelli neri le contornavano il viso esile, gli occhi abissali e le labbra carnose. Si pasticciava la faccia quando si truccava, rimmel dappertutto, le labbra rimanevano rosee, in armonia con il suo aspetto.

Cantava spesso, amava cantare ed ascoltare una musica strana. La ascoltava spesso, l'adorava ed era come se ci fosse una sorta di strana armonia fra lei e la sua musica.

Era tutta spesso strana, scriveva bene mentre teneva la penna tra l'indice e il medio, camminava e correva sulle punte, probabilmente tentava di avvicinarsi ai suoi musicisti volati là sopra.

Forse lei non si piaceva tanto, forse per lei, lei era troppo spesso strana.

Mi disse anche che tentò di allontanarla, lei la mandava via a volte, ma non la lasciava mai. Le importava di lei.

Mi raccontò infine che scappò da se stessa, crollò e quella troppo spesso strana scomparve.

Mi dispiace, la volevo conoscere, ma ho imparato che scrivere è come baciare, solo senza labbra, e spero che lei mi baci più volte.

Sii te stessa, sii armoniosa.

- La ragazza in foto è Elis, 20 anni, pochi amici e tanti compagni. Ha costruito la sua personale Wonderland fatta di note distorte, piercing e capelli colorati. Ama i gatti e il profumo dei libri nuovi. Odia la superficialità e l'arrendevolezza. Scrittrice a tempo perso, nella vita tenta di diventare una musicista. Se vi capita di imbattervi in una ragazza con dei grossi occhi verdi, i dreadlocks azzurri e un sorriso stupido, beh, fermatela pure perché si tratta di me. Ohw e per i più audaci: mi trovate su Instagram al nome @_medelis_ @_elisinwanderlust_ ^^ -