La mia testa é così incasinata. 
Piena di idee confuse, immagini sfocate, momenti sfuggenti che ne prendono possesso.
 Mi stordiscono, fanno rivivere in me momenti belli, momenti tristi. Sfiorano la mente come una coperta di seta sfiora la pelle nuda, provocandomi dolore al ricordo più pungente, facendomi affogare dentro una moltitudine di ricordi. 
Provocando  brividi, dovuti al ricordo più dolce, che sia della persona amata o anche un gesto banale, come la carezza data quando si é bambini, un abbraccio nel momento peggiore o una telefonata inaspettata.
La parola fatica a scivolare dalle mie labbra, troppo difficile esprimermi, aprirmi ad altri se non me stessa.
La mia testa continua ad essere riempita da una folla di persone, visi, odori e sensazioni.
Ma scrivere, lasciar fluire discorsi, frammenti di una vita  ancora giovane, piena di sogni e speranze, é l'unico mezzo per trovare una stabilitá. 
Un appiglio in mezzo ad un tumultuoso rincorrersi di voci e ombre del passato. Un appiglio per uscire dalla solita vita, monotona e priva di emozioni.
Scrivete, fatelo su muri, su diari, su pezzi di carta. Ovunque vi faccia sentire bene. Che siano frasi di odio, di libertà, di amore. Che siano idee vostre, rime di canzoni, tratti di poesie o di libri, fatelo.  Siate liberi, siate voi.