distratta, eccentrica, fragile ed emotivamente labile.
confusa, disorientata e col cuore diviso in milleduecentotre frammenti.
uno, se vuoi, posso regalarlo a te.
non credo nel destino, non credo nella provvidenza, non cerco la salvezza eterna: spero tanto di non finire in paradiso.
ma quale paradiso?
la mia realtà non esiste, come nemmeno la tua: cos'è che intendi, quando usi la parola "realtà"?
se ti riferisci a tutto quello che puoi vedere, agli oggetti che puoi toccare, agli alimenti che puoi sentire e alle voci che puoi ascoltare, quella "realtà" non è altro che l'esito dell'elaborazione di segnali nervosi da parte del cervello.
il cervello è il mio più grande problema: lo adoro, ma temo che lui mi abbia abbandonata da un pezzo.
sono cordiale solo con chi può offrirmi un pizzico di felicità e tanti pan di stelle, per il resto, vi odio tutti.
mica sono razzista, io.
ma sono un vulcano silenzioso.
a volte mi sembra di non essere nulla, a volte tutto. 
sono una parola scritta a matita. leggera, ma che lascia il solco, il segno. dipende se mi si calca. dipende da come mi si impugna. dipende dal foglio. rimango se ci sono forte, da sempre. 
mi piace perdermi negli occhi delle persone e nelle carezze di chi amo. mi perdo nelle parole e proprio con queste riesco a sollevare tanti sguardi. attenzioni.
mi tengo lontana, ma enormemente dentro ciascuno.
spesso mi sembra di cadere, in continuazione. una serie di cadute che sembrano non finire mai.
ho occhi che sorridono e piangono. allo stesso tempo, a volte. grandi e pieni di tutto. ho timide e insicure parole sussurrate, quando ci si riflette davanti alla mia immagine. 
sento il bisogno di stare sola, a volte, ma ho costante bisogno di altri. di un confronto, di una sfida, di un essere osservata. 
amo l'odore delle lenzuola appena lavate e assomiglio ad una poesia che nessuno mi dedicherà mai. ma lo so, la scriverò io.

tumblr: millepromessemaimantenute