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"Guardate che lo so che volete parlare di cose da grandi senza di me!" afferma mia figlia all'improvviso, dopo aver posato sul tavolo della cucina una pila di piatti rimasti dimenticati in sala da pranzo.
Incrocia le braccia, mettendo su il broncio, l'aria contrariata di chi non condivide.
"Ma no, amore di nonno, è che…" tenta di giustificare mio padre, senza riuscire nell'ardua impresa di convincere Chiara.
"Se non fosse stato per me, nemmeno lo avreste saputo dell'anello" sancisce, arrogandosi il diritto di partecipare alla conversazione.
"A proposito…" domando curioso, sotto lo sguardo perplesso di mia madre "Chi te l'ha detto? Lo zio? Alice?"
Mi fissa come se avessi appena messo in dubbio la sua brillante intelligenza: "Nessuno me lo ha detto. L'ho scoperto da sola"
"Da sola?"
"Sì, papà! Da sola" ribatte fiera "A zia Alice é uscita la collana dal maglione e io ho visto tutto! E non ci vuole un genio per capire che glielo ha regalato un principe"
"E quindi che c'entra Claudio?" domando senza capire il nesso logico.
"Lo zio è un principe!" esclama risoluta, come se ci credesse davvero alle parole appena dette.
"Beata innocenza…" mi scappa, sottovoce.
"Papà! Guarda che ti sento!" mi fa notare "Lo zio non sarebbe contento di sentirti parlare così"