«Oggi, accompagnando Alberto e Ginevra all’altare, forse per la prima volta ho visto come si guardano due persone innamorate». Capivo quanto fosse teso, dal tintinnare delle sue dita sul bicchiere. «Oggi possiamo vedere tutti quanto sono felici. I loro occhi brillano e spero con tutto il cuore che avranno molti altri giorni come questo. Ma allo stesso tempo, sono sicuro che il sentimento che li lega li potrà far superare qualsiasi difficoltà o sofferenza. Oggi tutto è complicato: le relazioni, i sentimenti, dire “Ti amo” a una persona è diventato la cosa più complicata da fare. Ci nascondiamo dietro mille ragionamenti, ci preoccupiamo più delle convenzioni sociali o di ciò che ci conviene di più. Eppure, “Ti amo” dovrebbe essere una frase semplice, da mostrare spontaneamente all’altro. Tante volte mi sono chiesto cosa significhi amare... E allora, con questo brindisi, Alberto, Ginevra, vi ringrazio per mostrare il significato di questa parola. Oggi mi avete fatto capire che amare significa donarsi incondizionatamente all’altro, senza pensare se ne vale la pena, aspettando qualcosa in cambio».
Ecco pubblicato il 28esimo capitolo di “Storia di un amore andato a male”
Buona lettura!