Mi sveglio, oggi volevo andare al cimitero a trovare mio padre, mi sento sola, solo mio padre mi capiva.
Mi vesto lentamente e faccio colazione.
Mia mamma era già uscita presto, lei pensa che vado a scuola ma non mi va.
Prendo l'autobus e mi direggo verso il cimitero.
Scendo dall'autobus ed entro.
Quanti morti! Che tristezza!
Vado con dei fiori verso la tomba, mi avvicino e accarezzo la tomba come se accarezzassi mio padre.
Piango.
Piango.
E piango ancora.
Mi cola tutto il mascara lungo il viso, i miei occhi sono pieni di lacrime.
Faccio vedere a mio padre (in realtà alla tomba) i tagli sulle braccia.
Gli parlo, gli parlo, gli racconto tutto.
Resto tutta la mattinata, poi mi accorgo che mia madre sarebbe tornata alle 15:00 così mi avvio verso casa.
Entro a casa, mangio e mi sdraio sul letto.
Dopo qualche minuto mi alzo, prendo la lametta e vado un bagno.
Per la tristezza mi faccio uno, due, tre tagli profondi.
Il pavimento era diventato rosso, ho dovuto pulire tutto il fretta e furia, stava arrivando mia madre.
Sciacquo le braccia e mi metto una garza al braccio.
Ritorno in camera e faccio finta di niente.
Torna mia mamma e mi dice:
Ciao tesoro
Io: ciao mamma
Mamma: tutto bene la scuola
Io: si si
Poi mi volto e torno in camera.
Odio dire le bigie, ho un nodo dentro di me.
Non so poi chi sono e perché vivo.