La mia vecchia bio mi faceva sembrare una persona seria ed è un peccato perchè non lo sono.



Partirei menzionando la mia abbitudine di dare un nome a quasi ogni oggetto che incontro per strada. Le loro faccie spesso mi ispirano i nomi, è come se liberassi una perte di loro appioppando qualche orrendo nome a qualche orrendo oggetto.

Come Peppe (Giuseppe) il mio zaino da trekking che mi scava le spalle e mi riduce la pelle dei fianchi a corteccia d'albero se lo devo trasportare per 10 ore al giorno come farò a partire da presto.

E' come un bambino di 5 anni obeso, ed ha la faccia di codesta creatura.



Cotanta tristezza non è dovuta al fatto che io (non sappia bene se si scriva "sia" o "sono" in questa frase), una persona sola, bensì da quando, alla tenera età di 4 anni, mi apparve il mio amico immaginario Robby, che sparì non saprei bene dire quando, ma non prima di aver lasciato un grave marchio nella mia strana vita.

Mi piace ridere, scherzare e prendere per il culo ogni cosa che respiri o meno

Però amo la solitudine e questo mi ha portata a sviluppare un amore morboso verso i libri e la scrittura.



Avevo 10 alle elementari in Italiano, per qualche ragione questa cosa mi convinse che sarei potuta essere una scrittrice fantastica, ed invece no, le lunghe ore di studi grammaticali vennero vanificate il 6 Luglio 2016, quando atterrai in America per viverci una media di 3 anni, ed i miei due neuroni diventarono bilingue. E scemi, pure.



Non me ne frega una ciola di mettere frasi ispirazionali qui perchè potete andare a leggervele su Google e non sono un guru del sapere. In effetti non so proprio una cippa di niente, incluso il perchè dei miei aggiornamenti sporadici ed emessi ad intermittenza irregolare. Fate finta ci sia un senso a questa frase.



Detto questo boh, amo l'arte, la scritura, la poesia, le persone che sanno ridere, quelle che sanno piangere e quelle che stanno zitte.

Andate in Pace.
 #lefteam