Se riguardo indietro nella mia vita, la ricerca fuori dai banchi è sempre stata la ricerca dell'essenza.

Da piccola fantasticavo di voler fare la psichiatra: la mente umana mi affascinava tantissimo. Mi ponevo tante domande sui processi logici, leggevo libri di psicoterapia, ascoltavo trasmissioni radiofoniche sul tema, leggevo le colonne degli psicologi sulle riviste. E piano piano ho inconsapevolmente sviluppato un mio talento. Come spesso accade, quando abbiamo un talento non siamo assolutamente consapevoli di averlo.

Ho studiato storia dell'arte, una passione quasi naturale perché sono di origini napoletane, e Napoli, come altre città italiane, è un vero museo a cielo aperto. Come non incuriosirsi, appassionarsi, ricercare le proprie radici nella storia? Per una persona con le mie attitudini è stato un tuffo tra archivi, biblioteche, libri.

Ma accanto alla mia formazione accademica, che mi ha dato la possibilità di lavorare a Londra nel cuore pulsante del mercato dell'arte, e ora di lavorare in una galleria prestigiosa di dipinti antichi, sono diventata sempre più consapevole di chi sono davvero, e della mia vocazione a lavorare in contesti dove sia riconosciuto un ruolo chiave allo sviluppo personale.
La tenacia, la determinazione, l'umiltà di rimettermi in discussione, la voglia di sperimentarmi, l'attitudine positiva, un lungo e fruttuoso lavoro su me stessa, fatto di terapia, coaching, meditazione, yoga, recitazione, mi hanno portato dove sono oggi.
Da qualche anno mi sono trasferita a Roma, e ho deciso di promuovere questi valori, per me prioritari, non solo nella mia vita personale, ma anche nella mia carriera. Ho sentito che i tempi erano diventati maturi per poter intraprendere il master in coaching dell'International Coach Federation, cosa che desideravo già da diversi anni.