Tendo, molto spesso, a non dire tutto ciò che penso. Lo faccio a metà. Quando mi parli dei tuoi problemi, mi piace ascoltarti. Quando mi dici che non ne puoi più, che sei stanca di tutte quelle bugie che non fanno altro che farti stare ancor più male, fa male anche a me.
A quelle mille volte che, anche volendo, non riesco a farti sentire il mio affetto.
A quelle altre mille volte in cui mi sento inutile e scontata, o forse inesistente e disturbante.
A quelle altre dieci mila volte in cui ho fallito nel mio ruolo di amica, finendo col inceppare discussioni futili.
Però, Gaia, io ti voglio tanto bene.
E ringrazio sempre di averti conosciuta, quasi due anni fa, per caso.
Ti voglio tanto tanto bene.
E anche se non è tanto quel che dico, così come il mio affetto, tienitelo, che magari potrebbe servirti.
Che magari qualche volta te lo dirò di persona, anche se sono così faccia di cazzo da non avere il coraggio di farlo.
Almeno, ricordatelo sempre. Quando stai così, pure quando stai così.