"You deserve the love 
 you keep trying to give
 everyone else"

Ho sempre amato la scrittura,  scrivere era un po' il mio modo di esprimermi, di essere me e mi ha sempre fatta sentire giusta. Non ho mai avuto paura di tirar fuori ciò che avevo dentro, non sono una persona timida. La scrittura però ha permesso al mio lato fragile e insicuro di venire fuori. Quel lato che forse generalmente la gente tende a notare poco. Scrivere mi ha sempre aiutata a sfogarmi. Era il mio mondo e attraverso le parole questo mondo giorno dopo giorno ha preso vita. Inizialmente nessuno mi ha calcolata, poi la gente ha iniziato a leggere ciò che scrivevo ed esprimere un proprio parere. Ho sempre scritto di me, di ciò che provavo, di chi ero e di chi desideravo essere. Ho sempre scritto per far si che la gente pensasse e non rimanesse chiusa nella bolla di comodità che la routine ci consente di avere. Poi ... beh, poi è arrivata la fregatura. Come ogni cosa bella e reale non può donare solo felicità, ogni tanto ci vuole anche il dolore. Nessuno mi ha mai detto di non scrivere più però se allo scrittore strappi l'anima, di cosa scrive più?  
Un conto è essere lacerati, un altro è essere vuoti. Dispersi dentro il labirinto della vita. Ci ho provato a tornare a scrivere ma non ce l'ho fatta. Era come rigirare il coltello nella piaga. Fa male amare tanto qualcosa e non poterla avere. Io ho amato la scrittura e la amo tutt'ora. Ed è proprio per questo che a distanza di un anno voglio tornare a scrivere di questo mio mondo: dove le persone hanno sentimenti, dove tutto prende forma e dove la fantasia è maestra indiscussa di vita. Scrivo per stupire. Per vivere. Per affrontare i miei demoni interiori. Per lasciare al mondo qualcosa di me. Ma sopratutto per essere.