Chi sono? Una domanda semplice. Ma io non rispondo mai alle domande semplici.
Di me si sa poco e quel poco non sarà mai abbastanza.

Scrivo come si pronuncia un sortilegio. Sottovoce, tra i denti.
Le mie storie non chiedono il permesso, si insediano, disturbano, sussurrano domande che nessuno ha il coraggio di formulare ad alta voce.
Non ambisco alla luce del riflettore ma al riverbero che rimane negli occhi quando tutto si spegne. Colleziono silenzi, affetti sfiorati, famiglie rotte e donne che non si lasciano decifrare.
Credo nei nomi che si sussurrano nelle stanze dove nessuno ha il coraggio di entrare. Nelle eredità che pesano più di una colpa. Scrivo di bellezza imperfetta, di ambizione che si fa preghiera.

Non cerco lettori. Cerco complici.
Se sei arrivato fin qui, forse lo sei già.

Benvenuto nel segreto.
Benvenuto sulla soglia dell'ombra.
Benvenuto nella mia eredità.

Mirel Legacy comincia da qui