"Forse hanno avuto ragione a mettere l'amore nei libri. Forse non potrebbe vivere in nessun altro luogo."

Appena ho imparato a leggere e scrivere non mi sono più fermata. Ricordo che da bambina portavo sempre con me un libricino e una matita. Non ero una bambina fuori dal normale, anzi, giocavo, ridevo, piangevo e correvo proprio come gli altri bambini. Però, succedeva di tanto in tanto di sentire dentro di me lo strano bisogno di fermare il tempo. Capitava a volte di vedere qualcosa che mi colpiva particolarmente. Erano cose semplici, cose che succedono senza il bisogno di ricevere l'attenzione di nessuno, come ad esempio un uccellino appoggiato ad un ramo, un prato di margherite, un ruscello in un bosco, i colori di una vetrina in città, una coccinella sui pantaloni o gli occhi felici e stanchi di un nonno. E allora mi sedevo, tiravo fuori il libricino e la matita e scrivevo in poche righe quella scena, facendo in modo che rimanesse imprigionata nella mia mente come una fotografia. 

Ci tengo a precisare che scrivo perché amo scrivere e leggo perché amo leggere, semplicemente. Non ho mai cercato le attenzioni di nessuno, le cose che scrivo le metto per iscritto per il semplice fatto che mi fanno sentire bene, libera. Sto cercando la mia storia e penso che l'unico modo per trovarla sia seguire questa arte.
Vorrei sottolineare che non mi ritengo una scrittrice, ma non penso di essere nemmeno una capra.

Sono Sara e ho 18 anni.