- Mi confido alla tela e gli svelo i segreti più remoti, i rimorsi più profondi, con ogni pennellata. O Padre, dipingo per dimenticare, per annegare i miei dolori in un mare di colori sbiaditi. Ma spesso l'arte è una presa in giro, ogni quadro incompiuto è solo un'illusione di felicità: più dipingo, più mi rendo conto che sto cercando di creare una realtà parallela in cui fuggire, senza una matassa di situazioni da snodare. Così, nella solitudine dello studio, distruggo l'opera da me realizzata. Il pavimento è pieno di opere non finite, di autoanalisi tanto desiderate quanto ripudiante perchè non soddisfacenti.
Quante volte mi sono ritrovato a cancellare i miei progressi solo perché non mi piaceva il finale? Perchè magari i colori, un tempo vivaci e chiari, finivano per sporcarne l'essenza prima di diventare più scuri e cupi. E per quanto io possa sostituire la tela, la disperazione dei soggetti resta sempre la stessa. Perchè quando l'euforia di esserci quasi riuscito svanisce, mi ritrovo di nuovo solo davanti a una tela bianca, con un vuoto che mi terrorizza.
• Al di là dei ricordi - Il primo capitolo sarà presto disponibile su Wattpad. Hai letto il prologo? Lo trovi qui nel profilo!