EilonwyOfPrydain
ora abbiamo entrambe l'immagine del profilo a tema Merlin <3
@p_hade
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Mi fa abbastanza ridere il ragionamento delle persone del mercato editoriale attorno il genere fantasy. Spesso mi trovo davanti video di autrici/autori con l'autostima sotto i piedi perché il mercato italiano sponsorizza raramente questo genere. I fantasy in italia non sono sponsorizzati o il genere è troppo spesso svalutato e ritenuto infantile. Però quando vai in una qualsiasi libreria i primi scaffali all'entrata sono sempre ricolmi di libri fantasy. Così come anche gli scaffali dedicati Booktok, che traboccano di romance e di fantasy. Ma come i libri, anche le serie con più successo in questi anni appartengonl al genere fantasy, basti pensare al Trono di Spade o House of the Dragon, L'accademia del bene e del male, Tenebre e Ossa; per un po' di tempo si è ridato vita interesse per il Signore degli Anelli con Gli Anelli del potere. C'è ancora un acceso interesse per Harry Potter e per i più malinconici Narnia. Ci sono anche altri fantasy nati dall'influsso di Twilight (wesh), e poi tanti altri. Ps: Io sto aspettando che ritorni in vigore Eragon. Il genere quindi piace, ma io mi chiedo: siamo noi scrittori italiani che portiamo alla luce un tipo di fantasy che non piace? Siamo noi italiani a essere fermi a Tolkien, Lewis, Rowling e Paolini? È il pubblico che preferisce leggere solo un specifico sottogenere (il fantasy romance)? È il mercato che americanizza sé stesso per stare al passo e lascia indietro gli autori emergenti? O sono gli italiani che cercano di imitare la creatività estera? Parliamoci chiaro: il fantasy in sé non piace a tutti, però c'è anche da dire che è un genere vasto e senza limiti. Quindi, è un genere che può possedere un personale numero di elementi che piacciono. Continuo giù.
@Mirhegar Ehii! Come stai? Io sto bene!! Il fantasy è in vigore ma solo per quanto riguarda libri esteri. Il genere specifico che sta spopolando è il fantasy romance/dark fantasy (ad esempio la Corte di Rose e di Spine). Per un lungo periodo i lettori si interessavano solo a livello di "spicy", ma ora ho visto che un po' di persone si sono stancate. Il fantasy di cui parli tu è l'high fantasy (LOTR), che purtroppo ha stancato per il semplice fatto che cercano solo di imitare Tolkien e non c'è nulla di innovativo. Parli anche del low e urban fantasy, che in realtà piace molto di più rispetto al primo. Harry Potter in realtà continua a essere parecchio gettonato, soprattutto dopo i racconti dei "Malandrini". A me Harry Potter piace ancora, ma non sono mai stata attaccata ai fandom per un fattore tossico (così anche per Dragon Trainer). Purtroppo ci sono sottogeneri del fantasy che vanno e ispirano, ed altri che non hanno più spazio - almeno per questo secolo, ma sono certa si riprorrà. Oh! Eragon lo tengo bloccato dal 2017 perché avevo paura della morte di tu sai chi. Sipario.
@ p_hade Ma ciao! Finalmente ci risentiamo! Come state? Forse poco importa quello che sto per dire, rispetto a quanto avete appena scritto, ma ultimamente è vero che non si sente più tanto parlare di fantasy (cosa darei io per ritornare ai tempi di Harry Potter o Il signore degli anelli). Comunque ancora oggi oso sperare che possano affascinare i più vicini a questo genere (me compresa) infatti pure io penso che fantasy non significhi solo a elfi, streghe, orchi, nani ecc. PS. se ti può consolare @p_hade non sei l'unica ad aspettare che Eragon ritorni in vigore
@p_hade Il fantasy moderno qui da noi è partito male già in partenza (scs il gioco di parole) perché negli ambienti accademici italiani lo hanno sempre snobbato e condannato ad essere un genere di serie b. Di conseguenza nelle scuole si parla di Iliade, di Divina Commedia, di Orlando, ma fa schifo nominare Tolkien — ricordo ancora la puzza sotto il naso con cui la mia prof di italiano lo nominò come unico autore fantasy che "forse" può essere salvabile. Così ragiona la scuola italiana: il fantastico di Calvino o Buzzati sì, quello di Tolkien no. Perché? Chiediamoci poi perché gli esordienti del fantasy in Italia non sfonderanno mai (e se succederà sarà un evento biblico): - perché in Italia non si studia la scrittura: di conseguenza tra le opere di migliaia di persone che si autodefiniscono scrittori/scrittrici senza aver studiato un minimo di scrittura creativa sarà raro trovarne una originale e ben scritta; - perché i fantasy che vengono proposti sono tutti uguali e questo non fa che alimentare lo snobbismo dei "piani alti"; - perché in Italia si soffre di esterofilia cronica: di conseguenza tutto quello che è estero è bellissimo, superiore, perfetto, mentre tutto quello che è italiano fa schifo. Abbiamo a disposizione un universo culturale della madonna e continuiamo ad auto-svalutarci sia dal punto di vista linguistico che culturale, inginocchiandoci al cospetto della divina America e del mercato anglofono. Di conseguenza, nessuno incentiva i lettori a leggere autori italiani e gli stessi autori italiani emergenti usano pseudonimi stranieri perché è più figo (guarda Erin Doom e compagnia bella) e perché un nome straniero trasmette più fiducia, è un dato di fatto. Con ciò non vorrei essere fraintesa: conoscere l'inglese e la cultura estera è fondamentale per essere cittadini del mondo, ma questo non significa schifare la propria. Grazie.
ora abbiamo entrambe l'immagine del profilo a tema Merlin <3
Mi fa abbastanza ridere il ragionamento delle persone del mercato editoriale attorno il genere fantasy. Spesso mi trovo davanti video di autrici/autori con l'autostima sotto i piedi perché il mercato italiano sponsorizza raramente questo genere. I fantasy in italia non sono sponsorizzati o il genere è troppo spesso svalutato e ritenuto infantile. Però quando vai in una qualsiasi libreria i primi scaffali all'entrata sono sempre ricolmi di libri fantasy. Così come anche gli scaffali dedicati Booktok, che traboccano di romance e di fantasy. Ma come i libri, anche le serie con più successo in questi anni appartengonl al genere fantasy, basti pensare al Trono di Spade o House of the Dragon, L'accademia del bene e del male, Tenebre e Ossa; per un po' di tempo si è ridato vita interesse per il Signore degli Anelli con Gli Anelli del potere. C'è ancora un acceso interesse per Harry Potter e per i più malinconici Narnia. Ci sono anche altri fantasy nati dall'influsso di Twilight (wesh), e poi tanti altri. Ps: Io sto aspettando che ritorni in vigore Eragon. Il genere quindi piace, ma io mi chiedo: siamo noi scrittori italiani che portiamo alla luce un tipo di fantasy che non piace? Siamo noi italiani a essere fermi a Tolkien, Lewis, Rowling e Paolini? È il pubblico che preferisce leggere solo un specifico sottogenere (il fantasy romance)? È il mercato che americanizza sé stesso per stare al passo e lascia indietro gli autori emergenti? O sono gli italiani che cercano di imitare la creatività estera? Parliamoci chiaro: il fantasy in sé non piace a tutti, però c'è anche da dire che è un genere vasto e senza limiti. Quindi, è un genere che può possedere un personale numero di elementi che piacciono. Continuo giù.
@Mirhegar Ehii! Come stai? Io sto bene!! Il fantasy è in vigore ma solo per quanto riguarda libri esteri. Il genere specifico che sta spopolando è il fantasy romance/dark fantasy (ad esempio la Corte di Rose e di Spine). Per un lungo periodo i lettori si interessavano solo a livello di "spicy", ma ora ho visto che un po' di persone si sono stancate. Il fantasy di cui parli tu è l'high fantasy (LOTR), che purtroppo ha stancato per il semplice fatto che cercano solo di imitare Tolkien e non c'è nulla di innovativo. Parli anche del low e urban fantasy, che in realtà piace molto di più rispetto al primo. Harry Potter in realtà continua a essere parecchio gettonato, soprattutto dopo i racconti dei "Malandrini". A me Harry Potter piace ancora, ma non sono mai stata attaccata ai fandom per un fattore tossico (così anche per Dragon Trainer). Purtroppo ci sono sottogeneri del fantasy che vanno e ispirano, ed altri che non hanno più spazio - almeno per questo secolo, ma sono certa si riprorrà. Oh! Eragon lo tengo bloccato dal 2017 perché avevo paura della morte di tu sai chi. Sipario.
@ p_hade Ma ciao! Finalmente ci risentiamo! Come state? Forse poco importa quello che sto per dire, rispetto a quanto avete appena scritto, ma ultimamente è vero che non si sente più tanto parlare di fantasy (cosa darei io per ritornare ai tempi di Harry Potter o Il signore degli anelli). Comunque ancora oggi oso sperare che possano affascinare i più vicini a questo genere (me compresa) infatti pure io penso che fantasy non significhi solo a elfi, streghe, orchi, nani ecc. PS. se ti può consolare @p_hade non sei l'unica ad aspettare che Eragon ritorni in vigore
@p_hade Il fantasy moderno qui da noi è partito male già in partenza (scs il gioco di parole) perché negli ambienti accademici italiani lo hanno sempre snobbato e condannato ad essere un genere di serie b. Di conseguenza nelle scuole si parla di Iliade, di Divina Commedia, di Orlando, ma fa schifo nominare Tolkien — ricordo ancora la puzza sotto il naso con cui la mia prof di italiano lo nominò come unico autore fantasy che "forse" può essere salvabile. Così ragiona la scuola italiana: il fantastico di Calvino o Buzzati sì, quello di Tolkien no. Perché? Chiediamoci poi perché gli esordienti del fantasy in Italia non sfonderanno mai (e se succederà sarà un evento biblico): - perché in Italia non si studia la scrittura: di conseguenza tra le opere di migliaia di persone che si autodefiniscono scrittori/scrittrici senza aver studiato un minimo di scrittura creativa sarà raro trovarne una originale e ben scritta; - perché i fantasy che vengono proposti sono tutti uguali e questo non fa che alimentare lo snobbismo dei "piani alti"; - perché in Italia si soffre di esterofilia cronica: di conseguenza tutto quello che è estero è bellissimo, superiore, perfetto, mentre tutto quello che è italiano fa schifo. Abbiamo a disposizione un universo culturale della madonna e continuiamo ad auto-svalutarci sia dal punto di vista linguistico che culturale, inginocchiandoci al cospetto della divina America e del mercato anglofono. Di conseguenza, nessuno incentiva i lettori a leggere autori italiani e gli stessi autori italiani emergenti usano pseudonimi stranieri perché è più figo (guarda Erin Doom e compagnia bella) e perché un nome straniero trasmette più fiducia, è un dato di fatto. Con ciò non vorrei essere fraintesa: conoscere l'inglese e la cultura estera è fondamentale per essere cittadini del mondo, ma questo non significa schifare la propria. Grazie.
Buongiorno, cari. Sono dell'idea che ve lo aspettavate un messaggio del genere, ma ho avuto un piano migliore per la Cacciatrice di Draghi. Oltre a vari motivi stilistici e della struttura di altri personaggi, ho notato che la trama ha un tempo lento, poco scorrevole e che molti capitoli sono ingozzati di fuffa. In sostanza, è presente poca azione. Riscrivendo lo schema della storia, ho cercato di diminuire la fuffa e sono riuscita a eliminare anche un paio di capitoli. Sono state inserite nuove idee e spero di dare un ulteriore spessore alla trama, ai miei OC e di ritrarre i personaggi FC alla perfezione. È una storia partorita come fanfiction e rimarrà tale. La storia sarà presto rimossa e speriamo che ci sia un presto anche per la nuova pubblicazione. Questo è il mio ultimo anno di superiori e dovrò prepararmi per un esame (ancora oggi incerto come modalità). Spero di avere il tempo e la volontà in contemporanea, quando sarà il momento. Dopo questo annuncio, vi auguro un buon proseguimento giornata e anche un buon anno (chiedo vedia per il ritardo). Un abbraccio -unakitsuneapesca
@ unakitsuneapesca Non vedo l'ora!! (cominciavo addirittura a temere che La Cacciatrice di Draghi non sarebbe più andata avanti) so per certo che sarà un successo!!!
@unakitsuneapesca A parte il freddo artico che fa venire voglia di trasferirsi ai Tropici, sto bene!
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