"Odi et amo"...

Penso che il mio rapporto con la scrittura possa essere sintetizzato con questo breve verso: conflittuale, controverso, tormentato, destinato per sua natura ad implodere come una supernova nell'universo. Ricordo che, da bambina, non riuscivo a trattenere le lacrime di fronte alle parole che scrivevo, o meglio, che spuntavano inspiegabilmente dall'estremità della mia penna, e ricordo di aver spesso provato anche rabbia e frustrazione perché, in quei brevi attimi che potevano dilungarsi fino ad occupare intere notti, non ero più padrona di me stessa. Non discernevo più la realtà dalla fantasia, le mie emozioni da quelle dei personaggi che descrivevo.
Stavo male.

Eppure, ancora oggi, continuo a scrivere: non sono mai stata capace di prendermi una pausa più lunga di qualche mese, come in una relazione malata. Una di quelle di cui sai di aver bisogno, nonostante la sofferenza, per vivere.