Quando mi sveglio la mattina per andare a scuola mi preoccupo delle scarpe che dovrò mettere.
Mi preoccupo dei jeans che dovrò indossare con il timore nella pelle di avere tutti quegli sguardi addosso, tutti quei commenti quando mi siedo accanto al conducente pensieroso con gli occhi nel finestrino e la mia insicurezza calpestata da chi mi dava del negro.
Odiavo stare accanto al conducente dove bisognava tenersi per stare in equilibrio.
Io volevo essere visto, non fissato.
Io volevo essere capito, non calpestato.
Io volevo essere partecipante,
non messo da parte.
Odiavo stare in piedi.
Odiavo chi passava tutto il suo tempo a fissarmi come se essere di colore fosse una colpa o una scelta.
Odiavo il fatto che quando salivo per primo il posto per me, anche se c'era alla domanda "è libero?" Mi rispondevano "No, occupato" anche se non lo era affatto.
  • Cortona
  • JoinedNovember 22, 2014