“Mi piacerebbe chiamarti. Non ora. Forse un giorno tra diec’anni. Mi piacerebbe sentir quel rumorino nel telefono. E poi la tua voce. Che poi diec’anni son tanti e magari cambieresti voce ed io non la riconoscerei. Ti direi tante di quelle cose ma solo cose belle. Ti parlerei dei miei capelli cresciuti delle unghie che ho smesso di mangiare. Ti parlerei dei luoghi visitati dei desideri espressi guardando una stella cadere. Ti parlerei dei libri scritti e cestinati di quelli conservati. Ti parlerei dei sogni del presente che era il futuro che ci spaventava. Ti racconterei delle foto attaccate alla parete del rumore della città. Ti direi che il tempo passa ma noi no. Percepirei il tuo sorriso lo sentirei nascere. «Perché sei sparita?» ti domanderei. E solo il tuo silenzio quel silenzio assordante sarà la risposta. E allora ti direi che in dieci anni ha piovuto tanto ed ogni anno mi venivi in mente tu. Ti direi che il soffitto era bianco e di notte si riempiva di te. E non attaccherei, non poserei quel telefono, senza dirti «dieci anni sono tanti ma ti amo come sempre, o forse di più»”
- JoinedJuly 18, 2014
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