shcoeurs

paura delle stelle ma amore per il destino

shcoeurs

e lascio ancora una volta gli altri mi usino

shcoeurs

"usami come medicina per poter curare il tuo cuore ma non porgermi una mano quando cadrò"
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shcoeurs

sarà insicurezza, sarà consapevolezza, sarà paura di rimanere sola
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shcoeurs

a volte ho dei sensi di colpa così devastanti 

shcoeurs

non dovrei odiarlo a priori, ciò che è passato è causa di altre persone, non sua, dovrei davvero iniziare a trattarlo meglio, non merita tanto odio ed io non lo merito nella mia vita. mi sento così in colpa tanto che vorrei semplicemente piangere, che ridicola bambina immatura 
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shcoeurs

eppure vedo il suo viso nella sua immagine profilo, non riesco davvero ad odiarlo, non l'ho mai odiato davvero; probabilmente sono i nostri caratteri troppo diversi che si scontrano e ci rendono tanto incompatibili quanto...legati?? posso dirlo? 
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shcoeurs

tratto mio padre male, mi lamento quando lui lo fa con me, sono più che incoerente
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shcoeurs

mai avrei pensato di giungere
          a questo giorno, con tanta facilità
          eppure siamo qui, harin, è il tuo
          compleanno. rimango la peggiore di 
          sempre, ho fatto poco e nulla per te,
          che fai di tutto e di più per la mia
          felicità. ti ho visto splendere, ti ho visto 
          cadere, ti ho visto sorridere, ti ho visto
          migliorare, se una perfezione come la tua
          possa essere perfino migliorata.
          ho visto il tuo naso arricciarsi, le tue mani tremare e graffiarsi, ho visto te.
          te che sei unico, te che sei forza, te che sei vita.
          fai battere il mio cuore ancora una volta, lo stringi a te, lo abbracci, e lo rimetti al suo posto, assicurandoti stia bene.
          mentre io son qui, a piangermi addosso, a rimurginare su tutto ciò che ho fatto e non ho fatto, a tutto ciò che abbiamo passato, a tutto ciò che hai fatto per me.
          e non riesco ad usare parole, muoiono tutte in gola, spariscono, vanno via.
          eppure non so quanto possano servirti, parole.
          posso dirti un ti amo? 
          oppure non merito, di dirlo? 
          e non voglio portarti negatività, voglio farti ridere, voglio vederti sorridere con quella tua pelle caramellata baciata dai raggi solari.
          e t'incontrerò in un supermercato, all'una di notte, mi chiederai 'quanto costa la felicità?' e non saprò dirti, ma saprò confortarti, sotto la luce di un lampione più sfocato dei nostri occhi rovinati dalle lacrime.