mai avrei pensato di giungere
a questo giorno, con tanta facilità
eppure siamo qui, harin, è il tuo
compleanno. rimango la peggiore di
sempre, ho fatto poco e nulla per te,
che fai di tutto e di più per la mia
felicità. ti ho visto splendere, ti ho visto
cadere, ti ho visto sorridere, ti ho visto
migliorare, se una perfezione come la tua
possa essere perfino migliorata.
ho visto il tuo naso arricciarsi, le tue mani tremare e graffiarsi, ho visto te.
te che sei unico, te che sei forza, te che sei vita.
fai battere il mio cuore ancora una volta, lo stringi a te, lo abbracci, e lo rimetti al suo posto, assicurandoti stia bene.
mentre io son qui, a piangermi addosso, a rimurginare su tutto ciò che ho fatto e non ho fatto, a tutto ciò che abbiamo passato, a tutto ciò che hai fatto per me.
e non riesco ad usare parole, muoiono tutte in gola, spariscono, vanno via.
eppure non so quanto possano servirti, parole.
posso dirti un ti amo?
oppure non merito, di dirlo?
e non voglio portarti negatività, voglio farti ridere, voglio vederti sorridere con quella tua pelle caramellata baciata dai raggi solari.
e t'incontrerò in un supermercato, all'una di notte, mi chiederai 'quanto costa la felicità?' e non saprò dirti, ma saprò confortarti, sotto la luce di un lampione più sfocato dei nostri occhi rovinati dalle lacrime.