Mi si permetta di fare un recap: siamo al quindici di marzo, i biglietti per l'apertura del Mi Ami sono praticamente già finito e sto iniziando a perdermi in mezzo a tutte le mie incombenze (principalmente colloqui di lavoro, ormai appuntamento fisso alle 11:30 di qualsiasi giorno della settimana). Dunque, due mesi e mezzo fa iniziava il 2024. Aspettative: basse. L'anno scorso è stato coronato dall'uscita di Zelda TOTK e non pensavo ci potesse essere un'altra gioia per me nel breve periodo. Per cui, per tirarmi su di morale, mi sono sforzata di andare a Reggio Emilia a visitare la mostra dei CCCP (Felicitazioni!). L'11 gennaio, quindi, ho inaugurato un anno di grandi sorprese e di gioia. Penso di aver però sottovalutato la regola sacra: dovremmo sempre tenere in mente che dove c'è della felicità, è certo che ci sarà anche del dolore, della tristezza, dei problemi, dei lutti. Le cose brutte sono più o meno la quantità di cose belle che ti capitano al cubo. Nell'anno in cui ho sorriso sinceramente per un giorno (e del quale siamo solamente a metà del terzo mese) stanno quindi accadendo una miriade di drammi personali che hanno il potenziale per farmi vivere male per un lustro. Tornando però al versante positivo, che è l'unico che ho intenzione di mettere per iscritto, una squadra di operai sta lavorando sull'Ex Borsa a Monza: grande traguardo per la città, ma soprattutto un'incommensurabile gioia per una delle autrici dell'IsaBella, il periodico del Liceo Artistico Nanni Valentini. Vi dirò di più. Ho una bella idea: d'ora in poi aggiornerò questa bacheca solamente con le cose belle che accadranno vicino a me. E inviterei tutti voi a fare lo stesso. Mettiamo nero su bianco quello che il 2024 avrà la gentilezza di regalarci: alla fine dei conti, il 24 è sempre stato il mio numero preferito. E dato che è il numero atomico del Cromo, la cui sigla è CR, il mio prossimo viaggio sarà nella ridente cittadina di Cremona (CR). Buona idea, no?