Vi capita mai di cercare di riaccendere una scintilla che sembra essersi spenta per sempre?
Ormai questo è tutto ciò che mi lega alla scrittura. Nulla oltre a una scintilla spenta che non vuole più riaccendersi.
E credetemi se vi dico che ci ho provato. Vorrei poter scrivere più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Ma la mia mano rimane ferma. La mia mente rimane una terra arida, in cui non riesce a crescere, a germogliare neanche il più piccolo dei fiori.
E questo sta uccidendo metà di me stessa, la metà che è sempre esistita da quando ne ho memoria.
La metà che ha sempre voluto creare storie, viverle, respirarla e amarle.
La metà che da piccola scriveva storie da leggere di notte.
La metà che creava mondi e storie solo per viverci un pochino.
E senza questa metà non so più chi sono io, chi voglio essere. Chi sarò quando si spegnerà del tutto? Potrò esistere in un mondo in cui la scrittura non fa parte della mia vita? E seppur sapendo che la risposta sia sì, fatico a rendermene conto.
Sto diventando qualcuno che non sono io e questo mi terrorizza.
E un giorno dirò addio a questo profilo. Un giorno che potrebbe benissimo essere oggi.