Ho iniziato al leggere perché la vita non era un granché. E poi ho scoperto John Green, che mi ha insegnato che ci sono libri di cui non puoi parlare con altra gente, libri  così speciali e rari e tuoi che mostrare a tutti il tuo amore verso di loro sembrerebbe un tradimento. Mi ha  insegnato che certi infiniti sono più grandi di altri infiniti (colpa delle stelle); mi ha insegnato che perfino i sorrisi falsi possono risultare convincenti agli occhi di certe persone (città di carta). Mi ha insegnato che piangere significa aggiungere qualcosa. Che è del tipo tu più le lacrime; (teorema catherine). Mi ha insegnato che a volte si può perdere una battaglia, ma che gli indisciplinati vincono sempre la guerra (cercando alaska).
Ma soprattutto mi ha insegnato che è molto difficile dimenticare qualcuno che ti ha dato molto da ricordare.