Ava-Lowell

Grazie per votare Run After! Un saluto♥️

viaggivalverde

@ Ava-Lowell  scusa ma dove posso acquistare i cartacei? 
Reply

viaggivalverde

@ Ava-Lowell  grazie a te x avermi fatto leggere le tue bellissime storie 
Reply

buinesere

CAPITOLO 15 PARTE 5 “Mi dispiace, mi dispiace davvero. Non ti avevo vista” si scusò. “Fammi vedere…” aggiunse scostandole delicatamente le mani.
          “Sto bene, non è niente. Stai tranquillo.”
          “Vieni dentro, mettiamoci del ghiaccio.”
          Catherine si lasciò condurre in casa e si lasciò medicare senza opporre resistenza. Non era successo nulla di grave, lo sapeva bene; tante volte lei stessa aveva dovuto occuparsi di simili incidenti, soprattutto quando Elisa era piccola, ma vedeva Marc così mortificato e desideroso di aiutarla che non osò contraddirlo.  E poi, a essere sincera, non le dispiaceva affatto essere oggetto delle sue attenzioni!
          “Devo essere orribile” disse toccandosi il naso sul quale aveva messo del cotone per fermare l’emorragia.
          Marc la scrutò attentamente e sorridendo disse: “Be’, mettiamola così: per qualche giorno non avrai bisogno di truccarti.” Poi tornando serio aggiunse: “E non sei orribile… sei bella, almeno per me lo sei sempre!”

buinesere

CAPITOLO 15 PARTE 4 “Sono felice di sentirglielo dire. Ma posso farle una domanda Rose?”
          “Certo, dica pure.”
          “La signora Taylor… Cioè il signor Taylor e sua moglie sono separati?”
          Catherine vide che Rose era in difficoltà a rispondere e temette di essere stata inopportuna.
          “Mi scusi, non avrei dovuto… In fondo non sono affari miei.”
          “In realtà non so cosa sia successo tra loro due. So solo che dopo la morte del piccolo Brian le cose sono cominciate a cambiare. Il signor Taylor non era più lo stesso: passava ore chiuso nel suo studio, ma non credo che scrivesse e la signora era sempre fuori casa. Poi a un certo punto lei ha fatto le valigie e se n’è andata e lui ha cominciato a bere. Il signor Williams ha cercato di aiutarlo come ha potuto, ma lui non è più tornato quello di un tempo… Almeno fino a oggi. Vederlo giocare così con Elisa, come faceva con Brian, mi riempie il cuore di gioia. Per questo dico che voi siete la sua medicina; che Dio vi benedica. Ora però devo scappare.”
          “Ma certo. La ringrazio molto per ciò che mi ha detto e le prometto che rimarrà tra noi!”
          Rose sorrise e prese tra le sue le mani di Catherine, guardandola intensamente. “Lei è una bella persona. Mi fido di lei e mi auguro davvero di vederla qui ancora a lungo.”
          Di nuovo quella velata insinuazione! Prima Teresa e ora Rose. Possibile che loro vedessero qualcosa di più della semplice cordialità – chiamiamola pure amicizia – tra lei e Marc? Cosa le sfuggiva? Con la mente occupata da questi interrogativi Catherine giunse in giardino, ma non vide la pallonata che la colpì dritta in mezzo agli occhi procurandole un acuto grido di dolore. D’istinto si portò entrambe le mani al naso che aveva cominciato a sanguinare mentre Marc corse da lei.

buinesere

CAPITOLO 15 PARTE 3 Dopo aver riattaccato Catherine si alzò e si affacciò alla finestra. Delle risate e delle grida provenienti dal giardino avevano attirato la sua attenzione. Vide sua figlia e Marc che giocavano a pallone, mentre Spike correva come un matto dall’uno all’altra nel tentativo di afferrare la palla. Li osservò sorridendo, poi un pensiero improvviso si fece largo nella sua mente e il sorriso le morì sulle labbra: aveva negato a Elisa la presenza di un padre! Non ci aveva mai riflettuto prima perché non si era mai sentita sola e non aveva mai avvertito la necessità di avere un uomo accanto. L’affetto della nonna e della bambina le era sempre bastato e poi c’erano stati prima l’università e quindi il lavoro a riempire le sue giornate. Ma forse per Elisa non era stato lo stesso. Adesso che la guardava in compagnia di Marc, si rese conto che forse era stata egoista, che non aveva pensato tanto al bene della figlia quanto al suo. Un padre, o comunque una figura maschile, l’avrebbe certamente resa più forte e completa, offrendole una prospettiva diversa attraverso la quale guardare la vita.
          Un sassolino lanciato nella sua direzione la fece trasalire e tornare in sé. Elisa l’aveva notata e con ampi gesti delle braccia la stava incitando a scendere per unirsi a loro. 
          Catherine non esitò un attimo, con il labiale pronunciò un muto “va bene” e corse giù. All’ingresso incontrò Rose che, terminato il suo turno di lavoro, se ne stava andando.
          “Stavo proprio per venire a cercarla. Ho lasciato in frigo la carne per il barbecue e tutto il necessario per preparare un’insalata. Il signor Taylor mi ha detto che questa sera vuole cucinare lui…”
          “Di nuovo?” fece Catherine sorpresa. “Credo davvero di abusare troppo della sua ospitalità.”
          “Oh non deve. Difficilmente il signor Taylor fa qualcosa che non gli va… E poi, a dirla tutta, era un sacco di tempo che non lo vedevo sorridere. Lei e sua figlia siete state una vera medicina per lui, mi creda.”

buinesere

CAPITOLO 15 PARTE 2 “Cosa vuoi che ti dica, Tes… Mi sento confusa. Il lavoro va avanti, anzi non manca molto alla sua conclusione, ma ho come l’impressione che lui si aspetti altro da me… Il problema è che non so cosa possa essere. Ogni tanto lo sorprendo che mi fissa senza dire nulla e mi sento così a disagio… Vorrei avere una sfera di cristallo per poter capire cosa gli passa per la testa!”
          “Ehi, non è che per caso ti stai innamorando di lui?”
          “No! Ma che dici!” rispose di getto Catherine, per poi aggiungere in un sussurro: “Non lo so, non lo so davvero… Oddio Tes, dimmi cosa devo fare…”
          Catherine sentì l’amica prendere un profondo respiro prima di rispondere.
          “Tesoro mio, non sai quanto ho pregato che questo ti accadesse, ma non credo che Marc Taylor sia l’uomo giusto. Insomma, vive in Inghilterra; per quanto ne sappiamo è ancora sposato e da quello che mi hai raccontato non ha ancora superato la morte del figlio… per quanto non credo che una tragedia simile si possa mai superare, mio Dio! Perciò quello che mi sento di dirti è: termina il lavoro al più presto e torna a casa.”
          “Credo che tu abbia ragione. Grazia Teresa, ti voglio bene!”
          “Anch’io, lo sai, e per qualunque cosa conta su di me.”