Dying for love.

Capitolo uno.

6 Mesi prima.

"Lucy? Si, sono arrivata..", rispose all'ennesimo squillo del cellulare mentre si precipitava a ritirare i bagagli. "Il volo è andato bene, si. ..Cosa? No, non sono ancora uscita dall'aeroporto, naturalmente. Si, okay. Va bene, ci sentiamo." Conclusa la chiamata riposò poi il telefono nella sua solita postazione, ossia la tasca posteriore dei jeans.
Prese la grande valigia grigia metallizzata e il borsone nero che contenevano tutti (o quasi) i suoi abiti e affetti personali e, successivamente, affrettò il passo guardandosi intorno in cerca dell'uscita.
L'aeroporto era gremito di persone. Tutte quelle voci che parlavano inglese la confondevano un po' nonostante fosse sempre stata brava in quella lingua; il ritrovarsi in quella prima folla di newyorkesi le fece pensare se avesse preso la decisione giusta.
Era quasi tentata di richiamare l'amica Lucia (soprannominata da lei Lucy per via della somiglianza con uno dei personaggi di uno dei tanti libri che aveva letto.), ma poi pensò anche che sarebbe sembrata una specie di codarda, spaventata più dal nuovo e caotico ambiente in cui si trovava per pure scelta personale che di contrattare con gli uomini loschi di cui si circondava una volta il padre.
Si rimboccò così le maniche e continuò a camminare spedita verso quella che le sembrava, ad occhio e croce, l'uscita.

***

"Può appostare qui, grazie.", indicò con cortesia al tassista una volta arrivata a destinazione.
"Sono quaranta dollari.", le rispose l'uomo. "Carta o contanti?"
"Contanti. Ecco a lei. Arrivederci." , gli porse i soldi per la corsa e scese dall'auto.

Sistemò le valigie alla sua destra, prese dal giubbotto di pelle che indossava un foglietto sul quale era scritto l'indirizzo esatto dell'appartamento in cui ella sarebbe vissuta per tutta la durata (se non di più) dell'Accademia e lo lesse, rievocando nella sua mente il momento in cui, insieme a Lucia, aveva trovato l'appartamento su internet.

"Plesso 12A, Wilsbroght Street.* ", quasi urlò Lucia. "Ali, ho trovato qualcosa! Vieni!"
Alice alzò la testa in modo disinteressato dall' annuncio che stava leggendo sul cellulare. "Sei sicura? Voglio dire, negli ultimi cinque minuti mi hai chiamata si e no venti volte."
"Sta un po' zitta e vieni qui. È perfetto, ti dico."
"Va bene." , rispose sospirando ed alzandosi dal letto sul quale era comodamente seduta per raggiungere l'amica alla scrivania.
"Situato in una delle zone commerciali di New York, il Plesso 12A è, in poche parole, insieme ad altri nella zona, un condominio composto da una quindicina appartamenti ciascuno.", la informò Lucia. "L'appartamento dell'annuncio si trova al secondo piano, è piuttosto grande e, dato il fatto che si trovi nella Grande Mela non ha neanche un costo eccessivo."
"Ovvero?" chiese più interessata Alice, iniziando a dare un'occhiata veloce alle comodità che il Plesso offriva e alla perimetria dell'appartamento.
"La retta è di 3,000$ bimestrali."
"..Ah."

Un lieve bussare alla porta interruppe la conversazione fra le due.
"Mi scusi. Volevo informarle che la cena è pronta." , disse la cameriera rivolta ad Alice. "La signorina Lucia si ferma a cena da noi anche quest'oggi?"
"Oh no, oggi non posso. Ho un impegno." , rispose cortesemente Lucia. "Sarà per la prossima volta. Grazie comunque."
"Va bene. Tolgo il disturbo."
Alice accennò ad un 'Arrivo' poco convinto, lasciando poi andare un sospiro demoralizzato. Abbassò la testa e strinse con più forza lo schienale della sedia sulla quale era seduta l'amica. Se la signora Meredith era venuta in camera in modo così formale, significava solo che suo padre era ritornato a casa.
..E probabilmente con uno dei suoi ospiti.
"Mi dispiace non poter rimanere per farti compagnia, ma ho Andrea da solo a casa.." , le spiegò Lucia alzandosi e dando una pacca confortevole sulle spalle dell'amica.
"Tranquilla, vai pure." le sorrise Alice. "Ti farò sapere per l'appartamento."

Riaccartorciò il foglio per rimetterlo in tasca, poi iniziò, prendendo nuovamente in mano il borsone e trascinando il trolley, a dirigersi verso la sua nuova casa.