<<Signorina Black!>>Oddio cosa é stato?!Un tornado?Un terremoto?Ma no,molto peggio,quella strega vampira succhia sangue della mia professoressa di algebra.
Molto lentamente alzai la mia povera testa dal banco,e reggendola sulle braccia,rivolsi la mia povera vista alla donna davanti ai miei occhi,il suo sguardo era calamitato sulla mia pelle, e se le occhiate potessero uccidere, credetemi avrei già una tomba bella pronta a casa.
<<Mi dica professoressa.>>Con tono da persona appena sveglia, quella che ero, mi rivolsi alla donna.Tutta la classe ci guardava,ma non mi interessava più di tanto, quella scimmia travestita da insegnante mi aveva svegliata dal mio fantastico sogno.Quale? Bhe non capita spesso di trovarsi tra le braccia muscolose del mio, e sottolineo mio, Leonardo di Caprio.Ci toccavamo i capelli e stavamo per baciarci,prima che quella megera con la sua voce gracchiante lo facesse scappare via da me.
<<Vedo che la lezione non le interessa, vuole farsi un giretto dalla preside?>>Mi guarda con uno sguardo di chi la sa lunga,crede di spaventarmi con quegli occhietti cattivi e socchiusi, che fanno traboccare il timore di ogni alunno. Ma dalla mia bocca esce un unico suono,il migliore per una come lei: uno sbadiglio.
<<Credo che mi farà bene una visitina alla preside...Sayonara>>Così dicendo mi alzai dalla sedia,e sotto il suo sguardo vigile mi trascinai fino alla porta con lo zaino sulle spalle.L'unica cosa che feci fu rivolgere un occhiolino, tranquilizzante, al mio compagno di banco, Luke, nonché uno dei miei migliori amici. E dopo ciò la porta della classe fu sbattuta violentemente alle mie spalle.
I corridoi erano deserti,tutti gli alunni erano nelle aule, e non gliene facevo una colpa, era ancora la prima ora, e io per una volta avevo battuto il mio record personale, ero stata mandata fuori solo dopo venti minuti che avevo messo piede in classe. Mi state scambiando per una cattiva ragazza? Direi che fate bene, non sono una di quelle che si droga o fuma eh, ma non sono neanche quel tipo, che va da papino se le si rompono le unghie. La scuola non é il mio forte, lo avete capito sicuro, ma non sono ai livelli di Luke, lui capisce solo la matematica, cosa che io odio profondamente.
Ormai ero arrivata alla mia destinazione, l' ufficio della preside, alla quale faccio visita almeno una volta a settimana, il mio record più fallimentare. La direttrice é una signora sulla trentacinque anni, é giovane e sempre sorridente, ha così tanta pazienza con gli alunni, se fossi stata in lei avrei perso la testa dal primo giorno di lavoro in questo manicomio di pazzi. Non l' ho mai sentita urlare seriamente, e non si veste come tutte quelle professoresse con la puzza sotto il naso, lei é semplice, non si trucca neanche molto. Ma cosa più importante lei é...
<<Mammaaa!>> Urlai talmente forte, mentre aprii la porta, che le mie parole si sentirono rimbombare tra le mura, e credevo che qualche vetro si sarebbe anche scheggiato.
<<Sun, che ci fai qui alla prima ora? Non mi dire che ti hanno già buttata fuori?>> Sollevò il capo leggermente inclinato sul suo computer, si sistemo gli occhiali da riposo sul naso, e anche se cercava di sopraffarlo riuscii a vedere un piccolo sorrisino sul suo volto.
<<Se vuoi posso cambiare un pò la versione. Ecco vediamo, la professoressa di algebra ha detto che sono così sveglia ed eccellente che potevo anche evitare di rimanere a lezione e fare una piccola visita alla mia dolcissima e bellissima mammina adorata.>> Le raccontai con sarcasmo, dondolandomi sui piedi e spostando lo sguardo da un punto all' altro della stanza.
<<Farò finta di crederci, anche questa volta. Sai che ti voglio bene, ma devi cercare di non farti cacciare fuori ad ogni lezione, non posso fare sempre questi favoritismi, che valgono anche per i tuoi amici.>> Chiuse il computer, e sistemo con le mani, in modo frettoloso, alcune scartofie, che a mio parere erano inutili.
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•A tweet•Louis Tomlinson•
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