Un Amore Nato nei Paddock ||Lando Norris||

Chapitre 10

Mentre ero immersa in uno dei miei sogni più belli, la sveglia suonò quindi voleva dire che era ora di alzami, presi il telefono per vedere i messaggi e guardare un po' instagram. La prima notifica che trovai era di un numero che non avevo salvato, lessi il messaggio e capii che fosse Charlotte, così la salvai nella rubrica come "𝖫𝗈𝗍𝗍𝗂𝖾𝖾✨🇲🇨", e poi le risposi:

Lanciai il telefono nel letto e corsi in bagno per farmi la doccia e lavarmi, per fortuna i capelli li avevo lavati ieri e ci ho messo solo 15 minuti. Come uscii dalla doccia mi lavai i denti e mi truccai poco, poi andai a vedere cosa potevo mettermi, e optai per una gonna che arrivava a metà coscia e la maglia del team, presi la borsa, telefono e la chiave e uscii. Come chiusi la porta vidi Lando che stava uscendo dalla sua stanza.

D:" Buongiorno Lando"

L:" Buongiorno" ci abbracciamo e ci demmo 2 baci sulle guance e iniziammo a scendere le scale mentre andavamo verso il bar vicino alla pista

D:" Come hai dormito?"

L:" Bene dai a parte il caldo, tu invece?"

D:" Come te, ti giuro che non sopporto più questo caldo"

Durante il tragitto parlammo di alcune cose, tra cui della nostra famiglia, delle nostre passioni... come arrivammo al bar andammo subito ad ordinare, lui prese un cappuccino e una pasta alla marmellata, anche io presi il cappuccino e ovviamente da brava francese presi un croissant alla crema

L:" Com'è essere la sorella di un pilota?"

D:" Bello e brutto allo stesso tempo" dissi mentre Lando mi guardava in modo strano "Ora ti spiego meglio. Bello perché io e lui abbiamo un rapporto bellissimo, anche se non ci vedevamo perché lui era in giro per le gare. Poi Pierre non è solo mio fratello, è anche il mio migliore amico, un fidanzato, un padre alla fine sono molto fortunata ad averlo, darei la mia vita per lui." Nel bel mezzo del mio discorso arrivarono i nostri ordini e iniziammo a mangiare, però vidi Lando molto interessato a ciò che dicevo di solito quando mi facevano questa domanda rispondevo in modo molto sintetico, mentre con lui sapevo che potevo fidarmi.

L:" Perché brutto?" mi chiese mentre addentava la sua pasta

D:" Brutto perché quando ero un po' più piccola tutti volevano essere miei amici solo perché Pierre era famoso. Poi se faceva una brutta gara ovviamente dicevano cose non vere su Pierre io ovviamente ci soffrivo, non gli dissi niente, perché non volevo farlo deconcentrare, però poi lui stesso si rese conto che qualcosa non andava e così gli raccontai tutto, lui ovviamente mi disse di non preoccuparmi." Dissi cercando di non piangere e stranamente ci riuscii

D:" Invece com'è essere un pilota?"

L:" Bello, molto bello, soprattutto vedere i bambini che mi chiedono la foto, per poi ringraziarmi per renderli felici e dirmi di essere un idolo per loro, e sapere che fino a pochi anni fa anche io ero un bambino come loro mi fa sorridere. Poi c'è la parte brutta di questo lavoro ossia l'allenamento" disse

D:" Si vede che ami questo sport, ti brillano gli occhi mentre ne parli"

Finimmo di fare colazione, così andai a pagare e intanto Lando mi seguii, alla cassa litigammo per chi doveva pagare ovviamente vinsi io, così pagai e uscimmo dal bar.

L:" Grazie per avermi offerto la colazione anche se non dovevi"

D:" Oh sì che dovevo, tu ieri mi hai offerto la cena e io oggi ti ho offerto la colazione, così siamo pari"

L:" Hai ragione, comunque che vorresti fare ora? Mancano 4 ore per le prove libere"

D:" Non lo so, se chiamassimo anche gli altri e andiamo a farci un giro tutti insieme?" dissi

L:" Si ci sta, io chiamo George, Carlos e Alex tu chiama tuo fratello e Charles"