capitolo 3

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Louis p.o.v
<< ho scritto qualcosa >> disse Harry entrando all'improvviso nella stanza
<< buongiorno anche a te >>dissi e tornai a sorseggiare il mio caffè
<<non abbiamo tempo per i saluti >>
<< fammi ascoltare >>
Sentii dei rumori e poi le dita di Harry correre sui tasti del pianoforte. Mi piaceva la melodia forse bisognava cambiare solo qualche nota.
<<You're so golden
You're so golden
I'm out of my head
And I know that you're scared
Because hearts get broken>>
<<solo questo >>
<< mi piace >> dissi senza parole
Era stupenda, la sua voce era qualcosa di angelico.
<< credo sia un buon inizio, forse devo cambiare qualcosa ma se a te non piace proviamo a scriverne un altra>>
<<no, mi piace questa devi solo cambiare qualche nota il testo è bello>>
<<oh grazie>>

Quel giorno tornai a casa con una grande domanda che non aspettava altro che una risposta.
<<lottie ho bisogno di un favore >>
<<certo dimmi lou>>
<<mi puoi descrivere harry? >>
Per le altre persone questa domanda potrebbe risultare strana ma ho scoperto che è incredibilmente importante sapere com'è fatta una persona, prima non ci davo molto peso ma adesso che non è più facile poter sapere com'è il viso di chi mi parla sento il bisogno di conoscere ogni dettaglio.
<< ci provo. È alto e riccio, ha i capelli corti ma non cortissimi forse poco più lunghi dei tuoi, ha gli occhi verdi. È difficile descriverlo >>
<<va bene, grazie >>
<< vorrei davvero tanto che tu tornassi a vedere lou lou >>disse abbracciandomi
<<non devi preoccuparti di questo>>
<<mi dispiace >>
<<non è colpa tua, non è colpa di nessuno>>
La mia famiglia è il motivo del mio sorriso e la forza per continuare ad andare avanti. Dall'incidente siamo ancora più uniti di prima, forse è proprio il dolore che ci ha legato.
<<Louis >> sentii una vocina e poi una mano che afferra la mia
<<Doris >>la prendo in braccio
<< Ernest mi ha preso la bambola >> disse e potei immaginare il suo adorabile broncio
<<Ernest perché hai preso la bambola di tua sorella? >>
<<ci sto giocando io >>
<< le hai chiesto se potevi prenderla? >>
<<no, ma lei non le l'avrebbe data >>
<<invece si, tu me l'hai tirata mentre la stavo usando io >> disse la piccola
<<uffi, scusa tieni >>disse dandole la bambola
<< la puoi tenere per adesso però dopo ti fai mettere lo smalto >>
<<d'accordo >>

<< sarò sincero con te Louis, se la canzone con Harry non funziona sei fuori>>
Simon mi aveva chiamato per una riunione, sapevo che in questi mesi non andava proprio bene ma non immaginavo volesse licenziarmi. Se accadesse non riuscirei a pagare le bollette e nemmeno a fare i regali di natale. All'idea degli occhi tristi dei miei fratelli andai nel panico.

<< funzionerà , stiamo scrivendo una canzone che farà successo. Ci servono solo un altro paio di giorni>>

<< a che punto siete ?>> 

<< è quasi finita manca solo rivedere alcune parti>>

<< è l'ultima possibilità che avrai>>

<<che ha detto ?>> la  voce di Harry mi spaventò appena uscii dalla stanza 

<< tutto bene , solo questa canzone deve essere incredibile>>

<<lo è . Che ne dici se oggi vieni a casa mia per provarla ? ho un piccolo studio , staremmo più tranquilli rispetto a qui >> 

Casa sua ?! non ero decisamente pronto, avrei dovuto incontrare i suoi genitori ? viveva da solo? e se aveva una ragazza ? e se non fossi piaciuto alla sua ragazza ? e se gli impedisse di scrivere la canzone con me ? 

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