"Aah, casa dolce casa"
Finalmente, per Taeyong, arrivò il momento di riposarsi sul suo morbido e gigante lettone bianco dopo aver passato una giornata molto pesante, tra lavoro e palestra.
Per la precisione, Lee Taeyong, era un barista. Ma chi era questo Lee Taeyong?
Taeyong era un semplice ragazzo sud coreano, dai capelli biondini, ovviamente decolorati, il fisico esile, dall'altezza media e col carattere da bimbo timido. Non faceva facilmente amicizia con qualcuno, anche se spesso e volentieri, si comportava con tutti in modo materno, molto affettuoso e comprensivo. Se poi aveva confidenza con una determinata persona, beh, poteva flirtare molto, ma solo per divertimento nulla di più.
Ragazzo o ragazza, non gli faceva differenza.
Ma ritornando al discorso di prima, Taeyong era un barista.
Esatto. Era...
Perché una volta aperto il suo computer, precedentemente portato con lui sul letto, notò l'email da parte di un fotografo a cui aveva mandato alcune delle proprie foto per essere assunto come suo modello.
L'email citava testuali parole:
Egregio signor Lee Taeyong, siamo lieti di comunicarle che a partire da domani, lei è il benvenuto nella nostra agenzia per incominciare a lavorare da modello, come da lei richiesto. Le auguriamo una buona giornata.
Cordiali saluti,
Jeon Jaehyun dalla Butterfly corporation.
Il biondo sgranò gli occhi.
"ce l'ho fatta davvero? CE L'HO FATTA DAVVERO?"
Balzò di scatto in piedi sul materasso, con un sorriso che partiva da un orecchio finendo ad un altro.
Si coprì il piccolo volto con le sue mani lunghe e venose.
"Non ci posso credere... non ci posso credereee!!!"
Incominciò a saltellare su quel rettangolo morbido, per poi scendere da esso e correre in bagno per sciacquarsi il viso, come per svegliarsi da una specie di sogno. Così non fu però.
Era ancora lì, col viso bagnato e il sorriso da ebete che non voleva andare via, mentre alcune ciocche dorate, ricadevano bagnaticce sulla sua fronte.
Inutile dire che si precipitò fuori da quella stanza dai colori bianco e azzurro, posizionandosi sul divano, prendendo il telefono, dando successivamente la notizia a sua madre, persona che amava e rispettava ogni giorno della sua vita, che per sua sfortuna, non vedeva spesso per via delle residenze diverse in cui alloggiavano.
Di certo la madre di Taeyong non era scontenta della scelta del figlio, anzi.
Fu proprio lei a consigliarglielo.
Si salutarono dopo aver passato una buona mezz'oretta in chiamata e, una volta fatto ciò, il ragazzo, andò nuovamente nella sua camera, riprendendo il suo laptop, dove rilesse l'email altre due o tre volte non vedendo l'orario di presentazione scritto all'interno.
Si morse l'interno guancia e pensò bene a come organizzarsi.
Allungò la mano nella sua tasca e, prendendo il telefono, segnò la sveglia alle 6 del mattino. Voleva essere in agenzia alle 8 spaccate e per farlo, aveva bisogno di tempo per prepararsi fisicamente e psicologicamente, per farsi vedere al meglio.

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photographer
Fiksi Penggemar"so perfettamente cosa piace al mio hyung... questo vero?" Taeyong abbassò la spallina della sua giacchetta in latex, sbottonando i primi 3 bottoni di essa. Guardò l'obbiettivo con fare sensuale, sapeva di star giocando col fuoco, ma come al solito...