9.passato

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Narratore esterno

~11 anni prima~

T/n:MAMMA!!! PAPAAAAA!!!

n/m:mmh?

T/n:mamma svegliati!! È il mio compleanno!

N/p:già hai ragione tesoro tanti auguri

Oggi come si è ben capito, è il compleanno della piccola t/n, il suo 4 compleanno, un compleanno speciale poiché da quando hanno iniziato a manifestarsi i quirk l'età dai 4 ai 6-7 anni era l'età giusta in cui essi si manifestavano. E t/n non vedeva l'ora che accadesse. Sperava di avere un quirk simile hai suoi genitori, tipo quello della madre, che con il suo sangue poteva creare tutto ciò che le serviva, oppure come quello del padre, che era in grado di evocare un'assistente in caso di necessità.

Di sicuro non si sarebbe aspettata un compleanno peggiore...

Quel giorno era Domenica, t/n non doveva andare all'asilo perciò non fu in grado di festeggiarlo con i suoi compagni e amichetti, ma la cosa non valeva per Hanta Sero, che era il suo vicino di casa e suo cugino.

La madre di t/n e la madre di Sero erano infatti cugine.

Perciò appena si prepararono, la madre di t/n con molto meno entusiasmo del marito e della figlia, uscirono di casa per andare a chiamare i signori Sero.

Suonarono al citofono e subito la voce squillante e con un leggero accento spagnolo della madre di Hanta rispose.

S.S(Signora Sero):si

T/n:zia!!!

S.S:hermosa sobrina como estas?

T/n:muy bien gracias!

S.S:buon compleanno mi amor vado a chiamarti Hanta così andate a giocare ok?

T/n:si por favor

Poco dopo uscì di casa il piccolo Sero con sua madre, e subito si diressero verso t/n facendole gli auguri, poi lei e Sero andarono a giocare nello scivolo.

Nel mentre che i due bambini giocavano, i loro genitori si misero a parlare.

S.S: allora ragazzi, com'è essere genitori ad un'età così giovane? Infondo avete 24 e 26 anni!

N/p:faticoso, ma è bello vederla sorridere, quindi si sopporta

N/m:già...

Non l'avrebbe mai detto ad alta voce, ma avere una bambina così presto per n/m è stata la peggiore scelta che esista, non è che non ama suo marito, ma avrebbe preferito divertirsi ancora con le sue amiche senza troppi pesi.

Quando ormai passarono diverse ore, la famiglia di t/n tornò a casa.

Dopo poco meno di dieci minuti dal rientro a casa, dove t/n cercava di prendersi dei biscotti al cioccolato, lei cadde ma, poco prima della caduta t/n si trasformò in un piccolo pipistrello. Appena atterrò si ritrasformò in una bambina e , con occhi sprezzanti di gioia, andò alla ricerca del padre, poiché la madre era andata a fare la spesa.

T/n: PAPÀ!!! DOVE SEII???? TI DEVO FAR VEDERE UNA COSA!!

N/p:sono in sala tesoro!

T/n uscì dalla cucina per finire direttamente alla sala e,appena attraversò la porta si bloccò, paralizzata.

Suo padre si era tagliato con un taglierino...

Gli occhi di t/n si colorarono di rosso mentre suo padre si girava verso di lei con un sorriso ad occhi chiusi tenendosi l'indice sinistro.

N/p:hey t/n, cos'è successo?

Riaprì gli occhi, vedendo con stupore che sua figlia aveva gli occhi, non più c/o ma rossi sangue. Ma una cosa ancora più strana era che la bambina stava guardando il suo indice infortunato con la bocca leggermente spalancata, mostrando così i due canini più lunghi del solito.

N/p: t/n? Tutto bene?

Successe tutto in un attimo. T/n, senza controllare il suo corpo, saltò addosso al padre mordendo sul polso, nell'incavo del collo e al fianco destro, con i suoi piccoli canini, non lasciando quasi nessun segno, solo quello che potevano essere scambiate per punture di zanzara.

N/p perse l'equilibrio cadendo all'indietro con la figlia tra le braccia, che lo stava ancora mordendo e succhiando il sangue, mentre, piano piano, perdeva coscienza.

Dopo poco più di venti minuti la bambina riprese coscienza delle sue azioni, come se per tutto quel tempo era rimasta svenuta e, piena di disperazione, controllò il padre che ai suoi occhi era ormai morto.

Continuò a chiamarlo più e più volte ma il padre non si svegliava  fino a quando dalla porta principale non entrò la madre che appena vide la scena fece cadere la torta a terra.

N.m:t-t/n...cosa è successo al papà?

T/n:n-non lo s-so! N-n-non ri-cordo n-nulla...

N.m si affrettò ad avvicinarsi al corpo del marito, scoprendo che era svenuto.

T/n: papà sta bene? N-non è morto?

A quel punto un lampo di genio colpì N.m.
Per sbarazzarsi della figlia bastava dire che lo aveva ucciso è per non finire in prigione doveva scappare, facile come bere un bicchiere d'acqua.

E così fece, disse alla figlia che il padre era morto e l'accompagnò dentro un vicolo, facendo la finta comprensiva e falsa madre che si preoccupa della propria figlia.

Dopo di che scappò lasciando la figlia in lacrime in mezzo a quel vicolo dove un bambino di 8 anni le si avvicinò e le porse un fazzoletto, prendendola poi in braccio e portandola verso quella che sarà la sua futura casa per i prossimi 4 anni.

Nel mentre la madre tornò a casa e chiamò la polizia, fingendo di aver appena trovato il marito ricoperto di sangue, senza nessuna traccia della figlia.






N.A

Scusate se ci ho messo tanto anche se avevo detto che ci avrei messo meno tempo, ma in questo periodo ci sono un sacco di compiti da fare e inoltre continuo ad avere idee per delle nuove storie, tipo una futura KageyamaxOC e tante altre perciò scusate ancora!!
(Non c'è solo quella come storia nelle mie bozze ovviamente, ma visto che ve l'ho citata credo sarà la prossima che farò uscire una volta finita questa).

Ci sentiamo al prossimo capitolo e buona giornata♡

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