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Dopo aver ringraziato la donna, misi piede in ascensore, premendo il pulsante che mi avrebbe portato fino al piano superiore, battendo il piede con impazienza, con le porte chiuse e l'ascensore che ha cominciato a muoversi, lentamente, dolorosamente sopra.

Si è trattata di una battuta d'arresto barcollante e ho quasi perso l'equilibrio, riconquistai la mia fiducia che avevo camminato nell'edificio con le porte che hanno iniziato ad aprirsi, e non appena ci fosse abbastanza spazio per camminare attraverso, misi piede fuori dalla scatola della morte.

"Signora, ciao lei è qui per vedere?" qualcuno, sto indovinando.. una stagista, si avvicinò a me, con una tazza di caffè in mano.

"Oh, io sono qui per intervistare Mr. Irwin per l'azienda rivista che aveva chiamato."

"Ooh brutta giornata." ha detto, passando il caffè dove stava tenendo con l'altra mano, "Mr. Irwin non è di buon umore oggi, circa tre persone sono state licenziate."

"Sì, va bene, grande.. mi può portare verso il suo ufficio?" Ho chiesto, non ho proprio voglia di perdere più tempo a parlare con lei, era già in crisi di tempo.

"Posso dimostrare, che effettivamente.. mi segua" Lei sorrise "Devo portargli il caffè in ogni modo"

L'ho seguita dietro nel passaggio, regolando la cinghia della borsa.

"Mi piace il tuo vestito, molto tagliente." Sì fermò davanti a una porta, di vetro smerigliato, creando una parete.

"Grazie." Risposi e cercai di darle il mio sorriso più amichevole, diventava abbastanza fastidiosa, non stava mai zitta.

Tornò il suo sorriso e leggermente bussò alla porta di fronte a lei, una donna venii fuori, piagnucolando un po', poi quando lei era a portata d'orecchio ricominciò a piangere.

"Quattro persone ora." La tirocinante mormorò sottovoce.

Sbirciò con la testa nella stanza, "Mr. Irwin sono venuta con il caffè e la giornalista (a/n: si può anche dire intervistatrice, ma non suona bene nella frase) per questa società di riviste" Disse.

"Entrambi portate e poi uscite" Una voce rauca rispose, io non la cosiderei una voce rauca, ma era decisamente roca.

Lei entrò nella stanza, lasciando la porta aperta, anche se mi pentii subito di essere venuta.

"Ms. Pettison, entri nella stanza." Ha chiesto. Sospirai ed entrai.

"Ecco un posto" Indicò le sedie di fronte alla sua scrivania.

Non mi piace essere spinta in giro come se fossi un filo per i gatti. "E se preferisco stare in piedi?" Chiesi.

"Ti ho chiesto di prendere posto." Rispose.

"Non mi ricordo cosa mettere sotto una domanda." Ho risposto.

La sua stagista si precipitò verso la porta, spalancando gli occhi, si affretto fuori, chiudendo la porta alle spalle.

"Io non metto le cose sotto forma di domanda, cara mia, è il tuo lavoro. Chiedo è ti faccio fare come ho detto, semplice." Rispose, socchiudendo gli occhi.

"Non sono un cucciolo e ne dipendo da te per i soldi, i miei capi mi hanno detto che se la situazione si fa problematica, faccio bene ad uscire. Così signore, non mi possiede, né possiede le mie azioni. Io staró, mi siederò e me ne andrò quando mi pare." Mi alzai per me.

"In questo mio palazzo, si seguono le mie regole, e quando vi dico di sedervi, cazzo.. vi sedete" Rispose alzandosi in piedi, in tre rapidi passi, mi raggiunse e afferrò il mio braccio, trascinandomi nel corso della seduta. "Ora siediti cazzo!" Disse.

Lo accontentai ora, incrociando le mie gambe oltre un altro.
Io non avevo intenzione di minacciarlo con citato giudizio a cause di molestie, semplicemente perché i giudici avrebbero visto su di me e Mr. Irwin nulla voleva, visto che aveva l'azienda di maggior successo nello Stato.

Tornò di nuovo sulla sedia, ora incazzato.

"Non sto facendo questo per guadagnare qualcosa da parte tua, e devi capire che sei uno stronzo, quando mi chiedi di fare certe cose, quindi fondamentalmente mi fai diventare aggressiva." Ho detto a lui

"Forse se avessi appena fatto quello che ti ho detto, niente di tutto questo sarebbe stato un problema."

"Forse si, ma tu non sei degno del mio tempo, e non merito di essere trattata come un contadino.
Controlla la realtà stronzo, non si può vincere tutto oltre perché hai i soldi e le cose belle. La vita non è tratta di cose materiali, e il mondo non gira intorno a te, né tutti si inchineranno al suo cospetto come un dio. Avrei preferito che qualcuno mi pugnalasse più volte che essere alla sua arrogante presenza." Mi alzai e comiciai a camminare verso la porta.

"Si, cazzo nonparlare con me come se fossi sotto di te." Sbottò, mi voltai per ascoltare quello che aveva da dire, "avrei potuto distruggerti con un semplice schiocco di dita, abbattere tutto ciò che a voi appariva di valore, prendere via tutto il vostro possesso"

"Mi hai colpito con il tuo colpo migliore, Irwin" e con quelle parole lasciai l'edificio, senza quel maledetto mondo.

SPAZIO

Hi! Mi stanno arrivando tantissime notifiche sulla storia✌ e amo ciò!
Continuo a dire che QUESTA È SOLO UNA TRADUZIONE, NON È MIA LA STORIA
Aggiorno quando il primo capitolo arriva alle 200 visualizzazioni! fate passaparola sulla storia!

Daddy kink ➳ a.i (italian) [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora