Pioveva. Come molti giorni dell'anno. Ma quel giorno pioveva più del solito,potevo sentire le gocce infrangersi contro il vetro della finestra della mia camera da letto. Mi alzai controvoglia guardai i miei fratelli,dormivano entrambi,andai in cucina e feci colazione,c'era qualcosa di stranamente diverso quella mattina. Presi lo zaino,le cuffie e le sigarette e uscii di casa,come ogni mattina l ascensore non era al mio piano e allora presi le scale. Sei piani,arrivai giù con molta calma,uscii dal portone e iniziai a camminare sul marciapiede in direzione del bar dove mi stavano già aspettando gli altri. Erano circa le 7.10 del mattino,il panorama quella mattina era simile a quello di tante altre,cielo color piombo,pioggia insistente e dei mastodontici palazzi tutti intorno,qua è così,nel mio quartiere Quarto Oggiaro ci sono solo palazzi,nessuna casa,penso sia la caratteristica più brutta di Milano.
Come ogni mattina passavo davanti alla fermata dell'autobus salutavo la figlia della mia vicina che aveva appena 14 anni e proseguivo dritto accompagnato dal rumore della pioggia e dal suono delle mie chiavi attaccate ai jeans; un suono così normale ormai che nemmeno lo sentivo più,arrivai al bar,fuori c'erano Jack e Fede che stavano fumando. Il primo 18 anni sul metro e ottanta capelli neri occhi castani scuri e un inconfondibile nasone era appoggiato al muro del bar con un'aria più da zombie che da essere umano. Il secondo anche lui diciottenne sul metro e novanta,capelli biondi e occhi verdi era seduto tutto rannicchiato nel suo giaccone marrone tremando dal freddo. Era una scenetta quasi pietosa,uno spavaldo,appoggiato al muro,sembrava quasi volesse far brutto alla gente che passava,l'altro grande grosso e scemo,seduto su una sedia con la faccia semi coperta,tremante per il freddo che nemmeno una stufa l avrebbe riscaldato a sufficienza. Li salutai. :"Bella jack!" Esclamai.
Jack: "We bella Ale tutto bene?"
Io:"Solito,tu invece?"
Jack:"Solito! Hai visto il fede o no? Ahahah"
Io risposi ironico:"Ah ma è il fede?! Non l'avevo mica visto l'avevo scambiato per un senzatetto che aveva passato la notte sulla sedia del bar ahahah"
Fede indispettito rispose:"stronzo come sempre Ale! Comunque no non sono un senzatetto sono il solito Mezza!"
Fede si chiamava Mezzadra di cognome, i suoi soprannomi erano due:"Fede" più naturale e "Mezza" più grezzo. Solo noi lo chiamavamo "Mezza",o meglio solo noi potevamo chiamarlo così,una volta ha persino litigato con sua sorella perché lei lo ha chiamato così!
Dopo averli salutati con una stretta di mano e un abbraccio/spallata entrai, c'erano già tutti,al bancone c'erano Albi e Hedi persi in uno dei loro discorsi senza ne capo ne coda,al tavolo che giocavano a carte c'erano Bacchio,Elmo,Jo e Gio. Appena entrai Hedi si girò e mi salutò dicendomi:"Ciao Stronzo!"
Io risposi semplicemente:Ciao Bastardo!"
Dopo aver salutato lui e Albi mi sedetti al tavolo e salutai gli altri. Fede e Jack entrarono e si unirono a noi dopo pochi minuti anche Albi e Hedi vennero al tavolo. Ora il gruppo era quasi al completo,mancava solo Chuck e mio fratello Francesco che quella mattina non sarebbero venuti. Iniziammo a discutere su un argomento molto delicato. Il giorno prima avevano tentato di bruciare l'auto di Albi senza successo però,cosa normale qua a Milano soprattutto in questo quartiere,ma c'era qualcosa di più che una semplice azione di vandalismo,Albi giurava di aver visto i quasi "Piromani",erano sempre loro,gli "smilzi" così li chiama la gente ma per noi avevamo un nome ben preciso! Erano i devastatori di Baggio altro quartiere periferico Milanese. I devastatori erano un gruppo come noi e componevano quella che si può chiamare "Firm" o "Crew" una vera e propria banda i quali sono sempre stati i nostri nemici dichiarati con i quali contendiamo il "Dominio" di questi due quartieri di Milano,più precisamente loro vogliono estendere la loro autorità anche su Quarto. Albi un ragazzo con lunghi capelli ricci biondi,occhi azzurri,robusto sul metro e ottanta era il cugino di Fede,allevati sin da piccoli insieme erano gli unici membri della Crew ad essere parenti. Tutti noi però ci definivamo fratelli,la gente ci chiamava "I Guerrieri di Quarto" o "Guerrieri della Notte" perché in più di un episodio ci siamo resi protagonisti della "Difesa" di Quarto dall'assalto di altre bande di altri quartieri. In fin dei conti noi stavamo bene nel nostro quartiere non cercavamo rogne,né cercavamo di espanderci al contrario di altri come i Devastatori che hanno tentato più volte con tiri mancini e tentativi davvero meschini di mettere le mani su Quarto anche mettendo in mezzo gente comune che con queste cose non centrava.
E molte volte sono successi casini per colpa di quelle teste di cazzo,ma i residenti e la gente di Quarto ci hanno sempre ringraziati per il nostro coraggio nell'affrontarli,perché è questo che noi facciamo,siamo un gruppo di fratelli che difendono il loro quartiere. Il discorso proseguiva:
Jack:"Non possiamo fargliela passare liscia questa volta!"
Fede:"Jack ha ragione dobbiamo rispondergli per le rime!"
Io:"Che cosa proponete di fare?"
Jack:"Andarli a prendere a casa loro!"
Hedi:"Jack sei scemo o mangi i sassi?! Non possiamo,siamo troppo pochi ora lo sai benissimo! Rischieremmo solo di fare altri danni!"
Jo:"Hedi ha ragione non possiamo permetterci passi falsi ora come ora!"
Io:"Direi che si potrebbe mettere ai voti!"
Bacchio:"Si infatti,alla fine sono solo le 7.30 del mattino e parliamo già di queste cose cristo santo!"
Gio:"È la cosa migliore che possiamo fare! Mettiamola ai voti! "
Io:"Ok! Quanti votano per andare la e fargliela vedere?"
Jack,Fede e Albi alzarono la mano.
Tutti gli altri si scambiarono un'occhiata compiaciuta. Dissi:"La maggioranza vince! Non si fa nulla per ora! Ora concentriamoci su un'altra cosa!"
Proprio in quel momento entrò Chuck nel Bar,un ragazzo sul metro e novanta con lunghi capelli castani,occhi marroni e ben piazzato. Aveva un'aria scontrosa sembrava quasi ce l'avesse con qualcuno e non avevo tutti i torti! Non ci salutò nemmeno si sedette e inizio ad urlare nel locale:"Dobbiamo fargliela pagare a quei figli di buona donna per lo scherzo che hanno fatto a Albi la notte scorsa!"
Hedi rispose calmo:"L'abbiamo messa ai voti e abbiamo raggiunto un accordo! Non faremo nulla per adesso!"
Sul viso di Chuck si disegno una nota di disgusto misto a ira. Si alzò in piedi e sempre con quel tono arrogante urlo:"che cazzo è vi sono cadute le palle?! Siete diventate delle femmine? Tirate su i culi da quelle cazzo di sedie e andiamo a spaccare i loro di culi!"
Albi tento di calmarlo:"Chuck lascia stare É così che abbiamo deciso! Tutti insieme! Non serve a niente reclamare! Il momento della vendetta arriverà ma non é adesso! Ok?"
Chuck si calmo un po e si sedette di nuovo e esclamò:"D'accordo! Se la Firm decide così faremo così!"
Io:"così mi piaci Will! "
Chuck in realtà si chiamava William Mastroni ed era mezzo italiano e mezzo portoghese da parte di madre,poca gente poteva chiamarlo Will o Willy e io ero uno di quelli. Della Firm solo io,Jack,Fede e Hedi potevano chiamarlo così,questo perché lui non amava essere chiamato con quel soprannome e il motivo era solo lui a saperlo!
Intanto si erano fatte le 7.50 e dovevamo tutti andare a scuola,io jack e albi frequentavamo l'ultimo anno di Itis Maserati,Gio,Jo e Fede il Liceo Artistico Caravaggio anche loro all'ultimo anno,Bacchio,Hedi e Elmo invece frequentavano l'Ipsia Meccanica al terzo anno e Chuck frequentava un Liceo Musicale al Conservatorio. Decidemmo che era ora di andare e ci salutammo,appena uscito dal bar notai che aveva smesso di piovere. Io jack e albi ci incamminammo verso scuola che distava solo cinque minuti a piedi al Bar,la strada costeggiava dei palazzi popolari alti almeno 20 metri,per tagliare e recuperare tempo molto spesso passavamo per i cortili di questi palazzi che erano situati proprio alle spalle dell'Itis. Girammo l'angolo di un palazzo e ci si presentò davanti una scena davvero raccapricciante: tre ragazzi stavano cercando di molestare una ragazzina che a occhio e croce aveva pressapoco sui 13 anni. Io e Jack eravamo gli unici della Firm a praticare uno sport nel quale si usa la violenza più precisamente la Boxe, non resistemmo al contrario di Albi che all'inizio si limitò ad urlare contro i tre ragazzi e,ci scagliammo addosso a quei tre con un'incredibile violenza e cattiveria. Jack placco letteralmente quello che stava cercando di molestare la ragazza buttandolo a terra,io afferrai quello più alto che era appena a destra di quello che era appena stato atterrato e lo spinsi via urlandogli di non farsi più rivedere,Albi con uno scatto fece scappare il terzo. Ne rimaneva uno,d'un tratto vedo Albi che afferra Jack e lo spinge per terra allontanandolo dal tentato molestatore,il ragazzo era per terra immobile con il viso pieno di sangue,il panico si diffuse tra di noi. Avevamo li una ragazzina di 13 anni che piangeva terrorizzata,un idiota pieno di sangue al quale jack aveva probabilmente rotto il naso e anche qualcos'altro,Jack ancora con addosso una violenza mai vista era tenuto a fatica da Albi...
Le cose da fare erano tre:
Chiamare l'ambulanza per la ragazza e per l'idiota ancora a terra,chiamare la Polizia anche se quello significava passare un'allegra giornata in questura e calmare il più possibile Jack.
Mentre albi tentava di rassicurare la ragazzina e calmare jack io chiamavo l'ambulanza e la polizia. In cinque minuti appena si sentivano in lontananza le sirene,la gente inizio ad affacciarsi alle finestre e a scendere per vedere cosa fosse successo. Troppo tardi,il danno ormai era stato fatto. Una ragazzina di tredici anni era quasi stata stuprata sotto casa sua. Una donna che riconobbe me e Albi e vide la ragazzina terrorizzata esclamò:"Meno male che ceravate voi. Ancora una volta questi ragazzi hanno protetto questo quartiere dal male che si è insediato qua dentro". Ancora una volta i Guerrieri della notte,i Guerrieri di Quarto avevano compiuto il loro dovere. Questo siamo noi...Primo capitolo scritto! Commentate e ditemi cosa ne pensate! ✌️✌️
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I Guerrieri della Notte
RandomRagazzi,Amici,Fratelli La storia di alcuni ragazzi i quali dovranno lottare per difendere quel poco che hanno. Le avversità e i problemi riusciranno a legarmi come nessuno avrebbe mai immaginato. Questa è la storia di alcuni amici che hanno imparato...