A red light Encounter

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E 'fine settembre dell'anno 1902, sto camminando verso la stazione di polizia di Parigi dove mi interrogheranno sul tentato omicidio della moglie di un mio carissimo amico. Mille pensieri mi passano per la mente, sono agitato, cerco in fondo alla memoria di ricordare tutto ciò che ho visto e ho sentito per non tralasciare nessun dettaglio.

Mi presento, sono Francoise Louis Lacroix, proprietario della casa di moda Lacroix e della serie di negozi "Un cœur de mode". Il mio carissimo amico è il signor Antoine Auguste Lumiere, cugino dei fratelli Lumiere e proprietario di una delle case cinematografiche Lumiere, sposato da soli tre mesi con la signora Louise Éléonore de la Tour du Pil Lumiere, che sta lottando tra la vita e la morte all'ospedale del Sacre Coeur di Parigi.

Giunto alla stazione di polizia vengo interrogato dall'ispettore Loys, che, mi pone molte domande sulla signora Lumiere a cui riesco a rispondere in modo molto preciso. Dopo una serie di domande il signor Loys mi chiede: << Signor Lacroix mi potrebbe dire, visto che siete molto amico dei signori Lumiere, se c'è una persona che secondo voi può aver voluto la morte della Signora? >>. Di fronte a questa domanda non so cosa rispondere. Estraggo dalla tasca del pantalone la mia pipa ed inizio a fumare mentre penso. A un certo punto tossisco, appoggio la pipa sul tavolo, batto le mani su di esso e senza volere urlo: << Certo! E 'stata la signora Josephine, quella brutta st **** a di una donna crudele e senza scrupoli !!! >>. L'ispettore Loys, mi chiede: << Signor Lacroix mi potrebbe dire cosa glielo fa pensare? >>.

Da anni il Signor Lumiere era fidanzato con la signora Josephine, figlia ribelle del barone Lambert di Monaco, proprietario della pasticceria "Bon Bon" nel centro di Parigi; ragazza che, per dispetto al padre, anziché dirigere la pasticceria, decise di vendere i dolciumi del padre per strada; era una storia d'amore molto importante sia a livello sentimentale che economico, quando accadde un incontro fatale ...

Era il 25 gennaio dell'anno 1902, il giorno del mio compleanno, quando, decisi che l'avrei festeggiato, con il mio amico Antoine Lumiere, al Moulin Rogue. Giunta la notte ci incontrammo davanti alla sua villa e partimmo per raggiungere il Moulin Rogue. Entrammo nel momento in cui ebbe inizio il balletto del Can Can.

Ad un certo punto notai che Antoine iniziò a picchiettarmi sulla spalla, mi girai e, a quello che vidi, non potei credere, il mio amico Antoine era con la bocca aperta, stupito dalla bellezza e dalla bravura di una ballerina. Era una ballerina con lunghi capelli rossi scarlatto, raccolte in una crocchia laterale con sopra una piuma nera, aveva la pelle candida come la neve, gli occhi azzurri come il ghiaccio che ti incantavano, labbra rosse, come il sangue che ti facevano pensare a cose sporche, e carnose; indossava un vestito corto, rosso, a ruota e stivaletti, neri, con tacco largo.

Finito di guardare la ballerina, mi avvicinai all'orecchio del mio amico e gli sussurrai: << Bella e sexi la ballerina, ma se non sbaglio, tu, dicevi: "Io non tradirò mai lei, l'amore della mia vita, gli sarò sempre fedele e non amerò nessun altro all'infuori di lei ... "Io lo sapevo che era solo una facciata che mostravi davanti a suo padre e che stavi con lei solo per non compromettere la tua carriera oppure che stavi con lei solo perchè era brava a le .. >> il mio amico mi zittì con una gomitata nello stomaco, si girò e mi guardo negli occhi e disse: << Io, innamorarmi di quella ballerina da quattro soldi, che si diverte solo? Divertente, ma ti sbagli molto ... E se sto con Josephine è perchè la amo e non per altro ...>; di seguito gli chiesi: << Allora perché continuavi e continui a guardarla con occhi sognanti e con la bocca aperta, mentre sbavi? Non dire che non sbaglio perché lo sai anche tu che, questo comportamento non l'hai mai avuto con Josephine >>. Allora Antoine si ammutolì e poi mi disse in modo molto imbarazzato: << A te, caro amico, non si nascondere non può niente .... ho dato la mia parola a suo padre e lo sai che, io, sono un uomo di parola >>.

Un incontro a luci rosseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora