Step Into The Light

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A Harry e Louis,
per essere sempre l'uno la libertà dell'altro.



Quando Niall gli aveva comunicato il Resort in cui avrebbero soggiornato a Cancún, durante la settimana di riprese del singolo musicale che avrebbe lanciato a breve come presentazione del suo secondo album, Harry non pensava che dal vivo sarebbe stato perfino meglio di ciò che le foto gli avevano regalato come anteprima.

Doveva ammettere che il suo fidato manager irlandese aveva avuto un ottimo gusto, regalandogli un soggiorno da sogno in un vero e proprio Paradiso Terrestre.

Il Nizuc Resort & Spa, infatti, era un resort di lusso di sole suite situate sul mare, comprendente di ben sei ristoranti, due lounge bar e due piscine, più campi da tennis, spa e palestra. Ma ciò che più aveva sbalordito Harry, era stato scoprire che Niall non gli avesse riservato una delle tante suite della struttura, ma bensì una delle loro ville private - precisamente la Nizuc villa - capace di regalargli il massimo del comfort e, soprattutto, della privacy di cui avrebbe necessitato.

La loro permanenza a Cancún sarebbe stata breve e avevano cercato di mantenerne il più totale riserbo. Niall era stato categorico al riguardo: niente fuga di notizie.

Lights Up - quello era il titolo del singolo per il quale avrebbero cominciato le riprese del video musicale - segnava l'inizio di una nuova era per Harry. Il primo album da solista aveva avuto successo e lo aveva portato in giro per il mondo con un tour omonimo, ma questa volta tutto era stato diverso fin dal primo giorno in cui aveva iniziato a lavorare ad esso.

Aveva deciso che l'enorme pressione iniziale e la paura di fallire, di creare qualcosa che non assecondasse le aspettative del pubblico, che avevano caratterizzato la stesura del suo primo album, avrebbero dovuto rimanere accantonate in un angolo e lasciare spazio invece alla leggerezza e al puro piacere di scrivere nero su bianco tutte le emozioni che stava vivendo.

Non era stato semplice, comunque, perché ogni qualvolta si approcciava a un nuovo brano aveva costantemente paura di rovinare un bel ritornello con qualche strofa banale oppure di star creando qualcosa che avrebbe potuto annoiare i futuri ascoltatori.

Ma alla fine, quando aveva dichiarato concluso l'intero album, tutto sembrava essere esattamente come si era auspicato.

Ancora ricordava l'entusiasmo di Niall una volta terminato il primo ascolto dell'intero album, nonostante lo avesse svegliato alle 3:00 di notte, bussando insistentemente alla sua porta.

''È spettacolare, Haz. Davvero grandioso" gli aveva detto, stritolandolo in un abbraccio colmo di affetto.

Si erano conosciuti in uno di quei party esclusivi a Los Angeles 5 anni prima, e fin da subito si era creata un'intesa vincente tra loro: il giovane manager era rimasto affascinato dalla sua cultura musicale e dall'umiltà che lo contraddistingueva, nonostante il suo nome avesse iniziato già ad essere sulla bocca di tutti, grazie al giro che si era creato; a sua volta Harry aveva trovato in Niall una persona che sembrava davvero sapere il fatto suo, in gamba nel suo lavoro e che sapeva approcciarsi agli artisti senza considerarli solo delle macchine da soldi privi di un'anima, ma sapendo riconoscere davanti a tutto la loro essenza di essere umani.

Due giorni dopo quel famoso party, Harry aveva cercato il suo numero di telefono e gli aveva chiesto di diventare il suo nuovo manager senza troppi giri di parole. Aveva bisogno di una svolta, di staccarsi da ciò che era diventato tossico nella sua vita, di avere al proprio fianco qualcuno che avesse a cuore il suo lavoro tanto quanto era importante per lui stesso. E quel ragazzo sembrava essere la persona giusta.

Niall aveva assistito ai suoi successi, ma era stato testimone anche dei suoi momenti peggiori: come quando pensava che la sua carriera da solista sarebbe finita ancora prima di decollare veramente, durante uno di quei blocchi che gli avevano fatto temere di non essere più in grado di scrivere nemmeno una canzone decente; o quando aveva sofferto così tanto la lontananza da casa, da vomitare un'intera notte a causa del senso di solitudine che lo aveva assalito; o ancora, quando si arrabbiava e lo guardava con gli occhi pieni di lacrime, dopo aver letto l'ennesimo articolo volto unicamente ad infangare la sua persona e a farlo passare l'esatto opposto di ciò che era.

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