Mamma.

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//SKIP TIME ASSURDO//
Scusate se iniziò con uno skip time
*è finita la partita*
Vidi i ragazzi stanchi ma soddisfatti arrivare verso di me.
Mi chiesero alcuni di loro "allora? Che te ne pare?" Era la prima partita a cui assistevo da quando sono manager {contando che lo sono da solo 2 settimane}.
"Bene dai! Mi avete fatto godere una bella prima partita" dissi. Loro mi sorrisero tutti tranne Kenma.
Andarono poi a cambiarsi mentre io chiacchieravo con il coach.
Quando tutti erano pronti salutammo la squadra avversaria e uno ad uno tornammo a casa.
Mi trovai davanti alla porta di casa ma non ci tenevo ad entrare, ovviamente ne ero costretta quindi presi un respiro ed entrai.
Senza nemmeno salutare mi diressi in camera mia ma prima di arrivare mi sentii toccare la spalla.
Era mia madre, che mi stava rincorrendo.
Disse con un tono irritante "Sei già tornata!? Non potevi startene fuori di più?? Avresti creato meno problemi." Mi girai, guardandola negli occhi non ero nemmeno intenzionata a risponderle, ma ne ero costretta.
Così affermai infastidita ma anche impaurita "se non volevi una figlia perché l'hai fatta!?"
Lei subito mi guardò dritta negli occhi, aveva lo sguardo più arrabbiato che abbia mai visto, tirò fuori tutta la potenza che aveva e mi diede uno schiaffo fortissimo sulla guancia.
Persi l'equilibrio e caddi a terra.
Ero così combattuta, avevo le lacrime che sgorgavano dagli occhi e tremavo.
Mi prese poi dal bordo della maglietta e mi sbatté contro il muro,mi guardò dritta negli occhi e sussurrò "la volevo una figlia ma non che mi lasciava vedova."
Ero veramente combinata,e finalmente decise di smetterla.
Corsi in camera disperata lanciai lo zaino a terra e mi buttai sul letto.
In quella casa a mala pena avevo una camera.
//mini skip time//
Erano le 20:30 quando chiesi a mia madre,visto l'orario, se era pronta la cena.
Nessuno rispondeva quindi andai a controllare che non fosse uscita per,in caso, prepararmi la cena da sola.
Era a tavola seduta con la Mia sorellastra, mentre si gustavano un caldissimo arrosto con patate.
Appena vidi che stavano ormai cenando, mi allarmai e infuriata chiesi gridando "E IO!?" Mia madre tranquilla rispose "sta sera non ceno." Io iniziai a piangere e gridare disperata, ero inginocchiata per terra e gridavo "PERCHÉ SONO TRATTATA COSÌ" la mia sorellastra si alzò e venne di fronte a me, ero pronta a ricevere altra violenza fisica ma non era così. Mi porse la mano e mi disse "non ascoltarla,tu vai in camera che di nascosto te lo porto io il cibo".
Per fortuna la mamma non aveva sentito.
Ero veramente basita da quel che era appena successo, ma senza soffermarmi troppo sul mio stupore, mi diedi una mossa, afferrai la sua mano e mi alzai.
Mia madre esclamò "dai torna a mangiare!" Riferendosi a Shoko.
Mia sorella tornò al tavolo e disse "mamma,mi sono solo preoccupata per lei, ormai la tratti così da anni". La madre guardò veramente male Shoko, disse "se lo merita" E con una calma che non si era mai vista afferò il braccio della ragazza e la tirò lentamente verso di se, bisbigliò poi al suo orecchio "azzardati a diventare come lei e non ti reputerò più la figlia migliore". Annuii e si sedette, mentre tremava.
Io intanto ero arrivata in camera, mentre fissavo il muro, con gli occhi rossi e gonfi,e mi persi nei miei pensieri fino a quando non si aprii la porta, ed entrò mia sorella con un piatto ricoperto da uno straccio e un bicchiere con dell'acqua, scoprì il piatto e all'interno c'erano degli avanzi ci carne e delle patate leggermente schiacciate.
Appoggiai tutto sul mio letto e iniziai a mangiare. Prima che se ne andasse la ringraziai,e lei mi rispose sorridendo "figurati,io ti ho sempre voluto bene".
Sorrisi anche io e poi se ne andò.
Dopo aver finito andai a dormire.
\\scusate se in sta parte sono stata breve e veloce ma mi stavo rompendo -.-//
La mattina mi svegliai e bendai le ferite e i lividi che avevo,feci colazione, mi vestii,presi lo zaino e uscii di casa.
Arrivai a scuola scocciata, ma mi resi conto che ero arrivata con 20 minuti di ritardo, quindi iniziai a fare una passeggiata intorno alla scuola.
Mentre camminavo vidi in lontananza Kenma da solo, mentre giocava ad un videogame.
Passai di fianco a lui, ma non volevo parlare con nessuno, quindi andai avanti ma prima di sorpassarlo mi disse "Oh hey ciao (T/n)"
"Hey" risposi con una voce che poteva sembrare stessi piangendo.
Kenma se ne accorse e mi chiese subito "(T/n)..che succede?" Io con un tono di voce basso,risposi "uhm nulla perché?" Lui capii subito che mentivo, quindi prese la mia mano e mi guardò dritta negli occhi. "Veramente cosa è succe~" quando afferrò la Mia mano si abbassò leggermente la manica e si cominciavano ad intravedere i segni di ieri,visto che dopo essere caduta ho sfregato sul pavimento. Lui lo notò subito, certo che non si fa sfuggire proprio niente!
"Oddio..cosa hai fatto!?chi ti ha fatto questo!?"
Avevo il volto rivolto verso i miei piedi,quando presi coraggio e glielo dissi "Mia madre!" "Mia madre mi tratta così da anni!" Cominciavano a scendere delle lacrime.
Kenma era preoccupatissimo così mi disse "non permetto che ti succeda ancora." "Senti..non vorrai di certo tornare a casa vero?"
Aveva già capito tutto quindi risposi senza mentire "si,non voglio".
Mi guardò e fece un leggero sorriso "Visto che sei comunque in pericolo in quella casa, ho deciso che ti voglio ospitare. Spero sarai d'accordo, voglio veramente aiutarti"
Ero scioccata, ma mi decisi subito "sì. Grazie mille" "figurati.."
*DRIIN* ||ma dai proprio in un momento così suona la campana||
"Devo andare.. a dopo!" Dissi anche abbastanza felice.
"A dopo" rispose il ragazzo.
Mi diressi verso la mia entrata ed andai nella mia classe.
Mi sedetti al banco e appoggiai la testa tra le mie braccia per poi non seguire nulla per tutte le lezioni.
//skip time assurdo di 6 ore di lezione//
*suona la campana*
"Bene ragazzi potete andare"
Presi così il mio zaino lo misi in spalla e mi diressi verso la solita panchina del giardinetto della scuola.
Presi le bacchette e mi misi a cercare il pranzo.
Era da ormai cinque minuti che cercavo il mio cibo ma non lo trovavo. "Uh..fammi pensare..OH NO! No no no DAI!
L'avevo lasciato a casa! Che cretinaaaaaa"
Mentre scleravo per il mio amato cibo,arrivò di fronte a me Kenma, con un porta pranzo in mano.
Mi chiese "è occupato?" "No"risposi, così si sedette e cominciò a mangiare. "Tu non mangi?" Disse con la bocca ancora piena di cibo.
"Ho dimenticato il pranzo a casa TwT" risposi delusa.
"Oh,prendi un po' del mio!" Non lo avevo mai visto così allegro, e poi dopo tutto mi aveva offerto metà del suo pranzo,quindi mi affrettai a dirgli "ma va figurati!" Ma lui instette e alla fine accettai.
Porse il contenitore verso di me, lo teneva a metà tra noi due, e cominciai a mangiare, insieme a lui.
Quando avevamo entrambi finito mi chiese se avevo impegni, io gli risposi ovviamente di no, e lui dopo mi chiese "beh..Ti andrebbe di uscire insieme?" "Ma certo!" Risposi felice,finalmente avevo l'opportunità di stare con qualcun'altro che non sia mia madre o mia sorella.
Eravamo seduti a riva di un laghetto che si trovava in un parco, osservavamo le ranocchie saltellare tra le ninfee e le papere mangiare le briciole di pane che gli lanciavano i passanti.
Mi ero stufata di stare lì quindi chiesi a Kenma se potevamo andare in un'altro posto.
Mi disse subito di sì quindi decidemmo di andare a fare una passeggiata verso il fiume.
Chiacchieravamo del più e del meno affinché non venimmo interrotti da una voce irritante che gridava dall'altra parte della strada "COSA CI FAI QUI! DOVEVI ESSERE A CASA!" Poi vedemmo un individuo correre verso di noi.
Era mia madre.
Arrivò con un leggero fiatone e mi chiese subito perché non ero tornata a casa "volevo prendere aria" dissi tranquillamente.
"E AVVISARMI NO!?" Rispose infuriata.
Mi iniziavo a scaldare e così dissi "E dimmi come faccio se non ti degni nemmeno di comprarmi UN MISERO TELEFONO!"
Lì si accorse di tutti gli errori che aveva fatto, e che ci stava crescendo male.
Era chiaro che avesse dei problemi psicologici ma non poteva andare avanti così.
Le feci tutto un discorso su come ci sentiamo io e mia sorella e capii che aveva sbagliato tutto fin dal primo momento.
Avevo 16 anni e ancora non lo aveva capito!
Finalmente si decise a chiedere scusa
"I-io.." "Come ho potuto rovinare le mie figlie.."
"SCUSA!" "PERDONAMI" si inginocchiò davanti a me con le lacrime che sgorgavano come un fiume durante il suo periodo di esondazione.
"Ti prego..perdonami" ero sconvolta e mi misi a piangere anche io..
Mi abbassai la guardai negli occhi e le dissi "Quel che è successo a papà.. ti ha cambiata mamma" "ma devi restare forte e dimostrare a questo mondo ingiusto che togliendoti le cose, non ti abbatterà del tutto!"
Si rassicurò dopo quelle parole e mi abbracciò forte.
Si staccò dalle mie braccia e si alzò, si asciugò le lacrime e mi chiese "allora..chi è questo ragazzo?" "È.." stavo per rispondere quando venni interrotta.
"Sono Kenma,faccio parte della squadra maschile di pallavolo del liceo Nekoma,piacere".
Mia madre lo guardò e disse "sembri un bravo ragazzo!" "G-grazie" rispose Kenma con il suo solito fare da timidone.
"Senti (T/n)" disse mia madre, "si?" Risposi io.
"Oggi pensavo che potremmo ristrutturare la tua stanza"
"DICI DAVVERO?"
"Si"
"OVVIOOOO"
"Okay, però non potrai dormire ancora per due giorni, ci vorrà un po' credo, e poi la vernice non fa così bene da respirare"
Kenma rispose prima di me "la posso ospitare io a casa mia,signora"
"Grazie mille,mi faresti un gran favore!"
"Va Che bravo ragazzo che ti sei trovata (T/n)"
"MAMMAAA non è il mio ragazzoo"
Arrossì anche Kenma.
"Vedremo tra un paio di mesi"
"Mammaaaa ma Che diciiii!"
Quel momento è stato imbarazzantissimo TwT
Mia madre così disse "allora io vado a vedere quel che possiamo fare" "per ora prendi questo"
Mi diede il suo telefono in modo tale che l'avrei potuta chiamare sul telefono fisso di casa.
"Allora ci sentiamo, ciao"
"Ciao mamma"
Se ne era andata da un oretta e io e Kenma stavamo camminando quando iniziarono a sentire delle goccioline sul nostro corpo.
Piano piano cominciò a piovere forte e io avevo addosso solo una felpa.
Stavo morendo di freddo e tremavo.
"Hai freddo vero?" Chiese Kenma.
"S-sì..molto" dissi mentre mi tremavano i denti.
Si fermò sotto un portico e mi diede il suo cappotto, lo indossai e disse "come è morbido..grazie"
"Prego"
"Senti ora che ho un numero ti va di scambiarcelo?" Chiesi.
"Si certo" mi lasciò il tempo di prenderò e aprire il tastierino, e poi cominciò a dettare "il mio numero è ***********"
"Oke ho fatto,grazie"
"E di che? Vabbè comunque andiamo a casa?"
"Si ti prego ho troppo freddo OwO"
"Lo avevo capito haha"
Ci incamminammo verso casa correndo leggermente.
Stava ormai diluviando ed eravamo finalmente arrivati davanti casa sua.
Entrammo di fretta.
"Ma non ci sono i tuoi genitori?"
"Oh,no, i miei sono separati e vivo con mia madre, che adesso sta in viaggio per lavoro, mio padre ormai si è trasferito in Svizzera"
"Ah okay"
Mi tolsi le scarpe e chiesi a Kenma dove avrei potuto appoggiare il suo giubbotto, mi indicò dove si trovava l'attacca panni e appesi quel cappotto.
Eravamo entrambi bagnati fradici e mi disse di aspettare un attimo.
Andò in bagno a cambiarsi.
Poi mi portò dei vestiti nuovi.
Mi disse "puoi indossare questi"
Era una maglia, che a me andava larga, visto che ero alta solo 1.58 TwT, E dei pantaloni della tuta.
Andai in bagno e mi cambiai anche io.
Appena uscii dal bagno mi fece un tour della casa,così avrei saputo orientarmi.
Erano ormai le 19 e chiesi cosa avremmo mangiato per cena.
"Sushi ti va bene?" Mi chiese.
"È il mio ci  ho preferito ovvio!" Risposi subito.
"Ma dai! Anche il mio"
Ordinammo il cibo e dopo poco arrivò.
Kenma andò alla porta e pagò.
Rientrò in casa con un sacchettino che solo a vederlo mi veniva fame.
Lo aprii e prendemmo il cibo all'interno.
Iniziammo a mangiare e dopo poco gli chiesi "senti ma tu..sai cos'è un colpo di fulmine?"
"Si ovvio!"
"Oh..me lo potresti spiegare? Non sono sicura di ricordare il giusto significato"
"Ma certo..allora vuole dire quando a prima vista,per la prima volta che parli con qualcuno, ti innamori o inizi a provare sentimenti per quella persona."
"Ah okay"
"Perche questa domanda"
"No nulla per sapere"
"Oki.."
Finimmo di mangiare e gli chiesi se voleva vedere un film.
Mi rispose di sì e ci sedemmo sul divano a sceglierlo.
Lo avevamo finalmente scelto e lo cominciammo

//spazio autrice//
ODDEO STO GIRO MI SONO SUPERATA.
Scusate per le parti un po' forti ed esagerate e scusate se così dal nulla la madre diventa buona ma BOH mi dispiaceva far passare altri capitoli mentre la reader continua a soffrire XD
Eh nulla spero vi sia piaciuto comunque è scusate gli eventuali errori grammaticali
Al prossimo capitolo! Bye :3

Pᴀʀᴏʟᴇ
Mɪ sᴏɴᴏ sᴜᴘᴇʀᴀᴛᴀ
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~𝐼 𝑤𝑎𝑛𝑡 𝑦𝑜𝑢𝑟 𝑙𝑖𝑝𝑠 𝑜𝑛 𝑚𝑖𝑛𝑒-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora