Anime gemelle

2 - Chi era?

-"Tutto a posto?"

Disse lui. Sollevai lo sguardo e vidi 2 occhi marroni che mi osservavano preoccupati. Mamma mia quanto erano belli. Rimasi a fissarli incantata e risposi distrattamente

-"Ssi... si... tu?"

-"Si... scusa vado di fretta e non ti ho vista. Scusa ancora ma devo scappare sono in ritardo. Scusami bella."

In un attimo si rialzò e lo vidi fuggire via. Mi alzai in fretta e raggiunsi i miei.

C'era molta gente prima di me. Bisognava aspettare, che noia! Nell'attesa ripetevo la scena nella mia mente. Al pensiero ero un po imbarazzata ma facevo di tutto per non darlo a vedere, era meglio evitare certe domande.

Però cavolo quant era bello! Peccato che sia fuggito così in fretta, avrei voluto ammirarlo ancora un po.

-"Rebecca tocca a te!"

Era la voce del dentista che mi chiamava interrompendo il mio film mentale. Mi alzai, lasciai la sala d'attesa e mi sedetti sulla poltroncina.

-"Due secondi e sono da te. Devo solo cercare la punta del trapano, chissà dove l'avrò messa."

-"Si si non si preoccupi"

Aspetta: cosa? Trapano? Oh mio dio.  Perché deve prendere il trapano se deve solo darmi una sistemata all'apparecchio?

Dopo 2 minuti buoni tornò

-"Eccomi qui. Tranquilla il trapano non è per te. Ti sei spaventata eh! Ho visto la tua faccia preoccupata!"

Disse cercando di imitare una risata malefica

Ma vaaaaaff... idiota plebeo!! Stavo per mandarcelo a quel paese ma evitai, non era una buona e nemmeno tanto decorosa esclamazione per una donzella.

-"Dai su fai "aaahh" oggi cambiamo gli elastici come sempre e il filo!

Oh beh dolore assicurato! (Chi porta l'apparecchio ai denti può capirmi) fortuna che dopo mangio il gelato. Feci come mi ordinò e il tutto svanì in una manciata di minuti.

-"Arrivederci"

Salutai felice di andarmene.

-"Ciao Rebecca ci vediamo il mese prossimo!"

Rispose.

Uscimmo da lì, salimmo in macchina e ci mettemmo in viaggio per tornare a casa. Inutile dire che ho fatto il viaggio pensandolo con la musica alle orecchie.

Ripetevo il discorso mentalmente soffermandomi sulle sue risposte. Mi aveva chiamata bella! Anche se ricevo spesso complimenti io non mi definisco affatto bella, anzi, tutto il contrario. Ma detto da un ragazzo con due occhi così magari potevo pure crederci. In due anni che andavo lì non lo avevo mai visto però, chissà chi era. Abita lì? O ci è andato per caso? Dov'era diretto? E perché così tanta fretta?

Mille domande comparvero nella mia mente e la affollavano in cerca di una risposta. Risposta che non avrebbero mai trovato. Quella era la prima e ultima volta che lo vedevo, ne ero certa. Non lo avrei rivisto mai più. O almeno così pensavo quel giorno. Ma se c'è una cosa che ho imparato nella vita, beh "MAI dire mai".

Continuai a fantasticare per il resto del viaggio e avvisai la mia amica che ero quasi arrivata. Non vedevo l'ora di raccontarle tutto!