capitolo 5

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Erica rimase lì ferma a guardarlo incredula. Louis era morto. Neanche il tempo di elaborare che sua madre arrabbiata si avvicina a lei tirandola via.
< Ma che cosa stai facendo, allontanati subito. Forza andiamo a casa> disse la mamma.
< Mamma io lo conoscevo...> Disse Erica in lacrime.
< Tesoro mi dispiace ma adesso dobbiamo andare> rispose la mamma.
Erica tornò a casa ancora sotto shock. Chi aveva fatto del male a Louis? Non sapeva come rispondere ma di una cosa era certa: doveva andare alla sorgente. La stessa sera Erica decise di scappare di casa per andare nel bosco senza farsi scoprire dalla madre.
< Buonanotte Erica>
< Buonanotte mamma>
.....
Passano delle ore ed Erica è sempre più convinta di andare nel bosco. Aspetta il momento perfetto per uscire dalla finestra ed esce. Quella notte fu particolarmente gelida a tal punto da non sentirsi più le dita. Correva correva e correva come se qualcuno la stesse inseguendo. Dopo un po' ecco il bosco, più tenebroso che mai. Erica cercò il sentiero che aveva percorso insieme a Louis qualche giorno fa ed una volta trovato lo percorse senza alcuna paura. Immaginava che Louis fosse lì accanto a lei e questo la rasserenò e le permise di raggiungere la sorgente. Una volta arrivata si chinò, sovrappose le mani e le immerse nell'acqua. Una volta presa l'acqua la bevve dalle sue stesse mani. Erica aspettò qualche secondo ma nulla non accade nulla. Erica rimase perplessa. Era per questo che Louis ha rischiato la sua stessa vita? C'era qualcosa che non tornava...
Erica si sentì stupida e andò a casa. Una volta messa a letto si ricordò che Louis le aveva detto di bere l'acqua durante la luna piena e molto probabilmente era per questo che non accadde nulla. Prese il suo computer e cercò la data della prossima luna piena, ovvero tra due  giorni. Erica ritrovò un briciolo di speranza e contenta andò a dormire.
Il mattino seguente
Erica andò a scuola e ad aspettarla come sempre c'era la sua amica Amanda che non sembrava molto allegra e piena di vita com'è sempre. Erica si avvicinò a lei preoccupata e le parlò.
< Amanda tutto bene? Perché sei così triste?>
< Non hai saputo?... Louis è morto> rispose Amanda singhiozzando.
< Mi dispiace veramente tanto, sai per caso cosa gli è successo?> Disse Erica facendo finta di essere ignara di tutto.
< Era andato nel bosco e un animale enorme l'ha aggredito. Non posso credere che sia morto> rispose Amanda in lacrime.
< Un animale? È stato per caso un lupo?> Disse Erica.
< Si...come fai a saperlo?> Disse stupita Amanda.
< Ho solo tirato ad indovinare> disse Erica.
Suona la campanella era ora di andare in classe. Erica continuava a pensare a tutte le cose strane che le erano successe: l'uomo con il mantello rosso che appariva nei suoi incubi e non solo, la strana visione avvenuta alla centrale di polizia, Louis ucciso dallo stesso animale che l'aveva rapita... Insomma aveva tanto a cui pensare. E mentre il mistero continuava ad infittirsi la campanella dell'ultima ora suonò era ora di tornare a casa. Mentre tornava a casa Erica si ricordò che domani ci sarebbe stata la luna piena e che se voleva comprendere tutte le cose strane che stavano succedendo doveva andare nel bosco.
< Ciao mamma, sono tornata da scuola> disse Erica a gran voce.
< Ciao tesoro com'è andata?> Rispose amorevolmente la mamma.
< Tutto bene mamma. Senti domani sera posso andare a dormire da Amanda?> Disse Erica.
La madre di Erica la guardò con occhio minaccioso e non disse una parola.
<Mamma...posso?> Disse Erica rompendo il silenzio.
<Emh...ascolta Erica non è che io voglia dirti di no ma domani dobbiamo andare dalla nonna> Disse la mamma.
< Ma io non ne sapevo niente e comunque non posso andare dalla nonna domani sera devo essere qui in città> disse Erica.
< No non se ne parla tu domani vieni con me, non posso lasciarti sola dopo che ti sei sentita male l'altro giorno e se svenissi di nuovo?> Disse la mamma irritata.
Erica perse le speranze e pensò che la casa di sua nonna non era poi così tanto lontana e che sarebbe potuta andare nel bosco in tempo per la luna piena.
< Prendi quella borsa e mettila nel bagagliaio, hai preso tutto Erica?> Disse la mamma.
< Si mamma, possiamo andare>
<Papà ci aspetta già lì?> Aggiunse Erica.
< Si tesoro come ti ho detto la nonna sta molto male e ha bisogno di qualcuno che le stia sempre vicino, forza andiamo così non faremo tardi>.
Mamma e figlia iniziarono il viaggio in macchina dove il silenzio era tombale...
Nessuna delle due aprì bocca fin quando in lontananza si sentì un ululato. Erica balzò in aria dalla paura mentre sua madre sembrava calma come se fosse abituata a sentire ululati agghiaccianti.
Arrivate a destinazione ad accoglierle vi era il padre e la nonna che sprizzavano gioia da tutti i pori. Indimenticabile fu la cena, del resto tutte le cene a casa della nonna sono indimenticabili.
Anche se nonna stava male non faceva mai mancare cibo in abbondanza pensò Erica. Con lo stomaco pieno andarono tutti a dormire, tutti eccetto Erica che aveva una missione da portare a termine. Passata la mezzanotte iniziò ad uscire facendo piccoli passetti dalla casa per incamminarsi verso il bosco. Una volta fuori inziò a camminare molto velocemente fin quando a metà strada vide l'immaginabile: l'uomo con il mantello rosso. Presa di coraggio iniziò a seguirlo per cercare di capire chi fosse. L'uomo continuava a camminare e a camminare e lo stesso fece Erica. Ad un tratto l'uomo dal mantello rosso prese una strada che fu molto familiare ad Erica.
< Aspetta un secondo ma dove sta andando?... Ma quella è casa mia?!>
Disse Erica a bassa voce.
L'uomo stava entrando a casa sua e questo spaventò molto Erica. Era pietrificata dalla paura non capiva cosa stava succedendo e piano piano deciso di incamminarsi per tornare a casa di sua nonna e di abbandonare la missione. Arrivata a casa si mise subito sotto le coperte e cercò di addormentarsi il più in fretta possibile. Ma ad interrompere il suo sonno fu il rumore di una porta che si apre. Si alzò e andò a controllare qualcuno stava entrando a casa: era sua madre.

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