E' venerdì tardo pomeriggio e sono in camera mia a provare i passi della coreografia che dovrò ballare con gli altri membri del mio gruppo quando tornerò a Seoul, e nel mentre sento mia mamma urlarmi di abbassare il volume della musica. Subito mi scuso con lei, effettivamente era un po' troppo alto, ma ero completamente assorto e non me n'ero proprio reso conto.
In questi giorni, anche se sono in vacanza, devo comunque esercitarmi nel ballo, che è la mia bestia nera. Nel canto vado già abbastanza bene, anche se ho la necessità di migliorare in entrambe le discipline, ma nei balletti faccio alquanto pena, e se non perfeziono la mia tecnica sono guai.
Ma questo non è l'unico motivo per il quale ero così assorto. Il secondo motivo mi preoccupa anche più del primo. E soprattutto ha un cognome e un nome, Park Jimin.
Cazzo, Jungkook, cosa ti è saltato in testa di dirgli di sì per un'altra uscita da soli stasera? Ok, sei stato bene quella sera e non l'avresti mai detto, ma da qua ad un altro appuntamento ce ne doveva passare di tempo... Perché, comunque sia, io lo vedo come un appuntamento questa volta, non un semplice ritrovo, e penso che anche lui lo veda così... L'unica cosa che mi fa sperare in bene è che la scorsa volta lui era riuscito a farmi rilassare e alla fine ho passato una serata veramente piacevole...
Sto pensando queste cose mentre sono sotto la doccia, e il profumo del bagnoschiuma e il vapore caldo che avvolgono la cabina allontanano completamente le mie riflessioni, e mi fanno tornare il buonumore.
Ritorno in camera mia, mi asciugo i capelli col phon in fretta e furia, apro l'armadio e per la mia seconda uscita con Jimin scelgo una maglietta nera con le maniche lunghe che ha un motivo dorato sul davanti, un paio di jeans neri attillati, e sopra un blazer in cotone bouclé rosa e bianco, con un giro di perle sul collo. Opto per una mise semplice, dato che lui non ha voluto darmi nessun indizio, e io non ho la benché minima idea di dove andremo.
E questa è una cosa che gioca decisamente a suo sfavore, visto che io non amo per niente le sorprese. Spero che non mi porti in un luogo molto affollato, ma è il fine settimana e dovunque andremo ci sarà un sacco di gente.
Beh, Jungkook, cerca di divertirti ugualmente, pensa che l'altra volta sei riuscito persino a distenderti, cosa miracolosa per il tuo carattere...
Mi guardo allo specchio, i capelli sono a posto, molto soffici dopo averli appena lavati, le mentine le ho prese, il portafoglio anche. Mi dirigo giù per le scale ed entro in cucina, dove c'è mia mamma che sta preparando la cena per mio padre e mio fratello, mi guarda compiaciuta e mi fa un piccolo complimento:
- Kookie, ma sei bellissimo stasera! Stai attento, che il tuo ragazzo perderà la testa!
- Mà, cosa dici? E' solo un amico, anzi, neanche quello, abbiamo appena iniziato a frequentarci, ci conosciamo appena!
- Mmm, sì, sì, sarà come dici tu, però ti brillano gli occhi...
La guardo un po' scocciato col mio solito broncio.
Ma quale ragazzo? Ci mancherebbe... Devo pensare alla scuola io, è l'unica cosa che mi interessa adesso, la sola che mi permette l'entrata e la permanenza nel gruppo...
Mi distoglie dai miei pensieri l'ultima raccomandazione di mia madre:
- Ohi, Kookie, ricordati che il coprifuoco è alle 23,30. Stai attento, ma divertiti con il tuo ragazzo!
Mà, ancora? Non è il m...
In quell'istante suona il campanello, e a me sale una tensione pazzesca, tanto che inizio a sudare nonostante sia l'inizio di marzo e fuori ci siano dodici gradi. Guardo con una faccia atterrita mia madre divertita, e l'unica cosa che voglio fare è scappare in camera mia e chiudere la porta a chiave.
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YOUR HEART IS MY HOME
FanfictionJeon Jungkook ha in mente solo un ragazzo, che sa di amare, ma sa di non essere ricambiato. Questo ragazzo ha in mente solo Jungkook, che sa di amare, ma sa di non essere ricambiato. E se la vita si divertisse a scombinare i piani, e facesse in modo...