Will

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Will era il classico bravo ragazzo, il ragazzo perfetto.

Aveva tutto quello che si può desiderare: tre fratelli amorevoli, una famiglia agiata e perfetta, una fidanzata fantastica e degli amici perfetti.

O almeno questo era quello che tutti credevano: l'unica cosa vera erano i fratelli, tutto il resto era una cavolata, un'illusione.

La sua famiglia aveva si i soldi ma non erano per niente perfetti: il padre, Apollo Solace, aveva fatto le corna alla madre, Naomi, così tante volte che avevano perso il conto e ormai stavano insieme solo per soldi, infatti lui aveva qualcosa di buono: era un bravo medico e portava a casa quasi tutti i soldi di famiglia.

La madre, Naomi Solace, era una musicista abbastanza famosa e acclamata, da fuori sembrava la madre perfetta.

Appunto, da fuori.

In realtà anche lei aveva fatto le corna al marito innumerevoli volte ma soprattutto per una cosa i suoi figli la odiavano: era omofoba.

Ma non una di quelle persone che quando capita esprimono il loro parere se no stanno zitte, no, lei era un'omofoba convinta, era una delle organizzatrici di quasi tutte le manifestazioni omofobe del paese, quindi per lei avere un figlio Bisex era il disonore più profondo.

Appunto per questo Will si era dovuto trovare Drew, per scampare alle ire della madre.

Ma purtroppo era passato dalla padella alla brace: ai genitori orribili si era aggiunta una fidanzata ancora peggiore.

Drew era si carina ma era un'oca, una sgualdrina ma anche una ragazza estremamente appiccicosa.

Passava la maggior parte del suo tempo a spettegolare con le amiche, gli aveva fatto le corna diverse volte ma non permetteva a lui di fare niente, lo controllava costantemente.

In più i suoi genitori erano molto ricchi quindi sarebbe stato un ottimo affare per i Solace imparentarsi con i Tanaka, quindi non la poteva nemmeno mollare, sarebbe stato scannato dai suoi genitori.

In quanto agli amici non erano veri amici: lui stava con il gruppo dei popolari, dei bad boys,  di quelli desiderati da tutte: Ottaviano, Ethan, Luke e Bryce.

Ottaviano era un suo lontano parente da parte del padre e quando aveva saputo che il suo "adorato cuginetto" si sarebbe iscritto alla sua stessa scuola aveva deciso di, testuale, <prenderlo sotto la sua ala per proteggerlo dalle ingiustizie della scuola>, così ora Will si trovava parte di un gruppo in cui non volva stare e non poteva neanche andarsene perché sapeva che lo avrebbero preso di mira.

L'unica sua consolazione erano i fratelli, che, però, si erano tutti trasferiti fuori da Manhattan per stare più lontano possibile dai genitori.

Quel lunedì pomeriggio era appena finita la pausa pranzo e lui, avendo un'ora buca, aveva deciso di uscire e nascondersi dietro la scuola, un posto sicuramente sporco ma almeno isolato che aveva scoperto pochi giorni prima.

Il ragazzo si appoggiò al muro e ripensò alla sua banda, a cosa stavano facendo quando lui era riuscito a scappare, prima del pranzo: stavano, come al solito, picchiando Nico di Angelo.

Di Angelo era la cotta di Will, o almeno lo era stata finché non aveva capito di provare qualcosa di più per lui.

Eh si, si era innamorato di un ragazzo nonostante la madre e Drew.

Comunque é da sciocchi, si disse, Nico non ricambierà mai.

Perso nei suoi pensieri si accorse di una scritta sul muro, una semplice parola, Ciao.

Gli sembrava una scrittura familiare, era sicuro di averla già vista da qualche parte ma non si ricordava dove.

Comunque Will, probabilmente perché non sapeva cosa fare, forse perché non aveva amici e voleva parlare con qualcuno prese un pennarello da terra, ovviamente rosso, e rispose:

Ciao.

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