Il giorno che cambiò la mia vita

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Era finalmente arrivato il giorno che temevo e allo stesso tempo aspettavo da settimane. Le mie monotone giornate, i miei giorni da ragazzina senza pensieri stavano per finire. Certo, in passato avevo già fatto qualche lavoretto, ma questa volta sarebbe stato molto, molto diverso. Perché questa volta sarei entrata a far parte della milizia magica.

Arrivai al cancello all'orario indicatomi. Dietro, riuscivo a scorgere i diversi edifici della milizia collegati da viali alberati. Sul fianco del cancello stava un soldato armato di spada.

"Salve," dissi avvicinandomi, "sono stata convocata per il corpo sperimentale."

La guardia rimase in silenzio per qualche secondo, fissando i miei capelli. "Lo vedo bene," rispose con tono arrogante mentre apriva il cancello, "non sei nemmeno la prima aberrazione che tocca far passare oggi."

Non volevo aver problemi prima ancora di entrare. Tuttavia, non ero neanche mai stata troppo diplomatica. "Ma come si permette?" sbottai sentendo il sangue ribollirmi nelle vene, "aberrazione sarà sua madre."

Lo vidi diventare paonazzo. Immagino, stesse per rispondere qualcosa che avrebbe dato il via al nostro dibattito intellettuale, quando parve bloccarsi e fissare qualcosa alle mie spalle.

"Immagino lei sia la signorina Raven," disse una voce fredda alle mie spalle, "mi avevano informato che non aveva il più docile dei caratteri."

Provai una sensazione innaturale di gelo. Mi girai trovandomi davanti a un essere d'un pallore funereo. Era alto quasi due metri, e aveva folti capelli corvini. Gli occhi, altrettanto scuri, non lasciavano trasparire alcuna emozione. Capii subito chi avessi di fronte: un vampiro. Non ne avevo mai visto uno così da vicino. La sua sola presenza incuteva un timore inspiegabile.

"Sì, sono io," risposi ostentando una sicurezza che non avevo.

"Lord Krasnokrov," salutò la guardia mettendosi sull'attenti.

"Salve, soldato." Rispose lui con educazione. "Come può vendere, da oggi avremo delle reclute speciali. Mi aspetto un comportamento degno della nostra istituzione."

"Signorsì, signore."

Senza neanche volgermi lo sguardo, s'incamminò attraverso il cancello. "Mi segua, signorina Raven."

Ancora stupita esitai un istante. Quando lo raggiunsi, continuai a camminargli dietro osservandolo. Come gli altri vampiri, si muoveva con l'eleganza che contraddistingueva il loro status di nobili. Sulle spalle teneva un lungo mantello nero al centro del quale stava quello che immaginavo essere l'emblema della sua famiglia: un calice rosso adornato di gemme preziose. Quando avevo deciso di arruolarmi, non avevo pensato al fatto che avrei anche avuto a che fare con dei nobili.

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Tre settimane prima

Mio padre era rientrato a casa già da un'ora circa. Mi era sembrato più taciturno del solito e, quando ci eravamo messi a tavola, non aveva quasi toccato cibo.

"Cosa ti è successo?" chiesi alla fine.

Lo vidi sbuffare in modo plateale, poi mi fissò negli occhi per qualche secondo.

"Allora?" insistetti con impazienta.

"Oggi sono stato contattato dalle MM."

"Perché?" domandai preoccupata, "cosa vuole da te la milizia magica?"

"Non ti preoccupare, Scarlett," mi tranquillizzò. "Mi hanno solo fatto una proposta. Sarebbero interessati a prenderti come recluta."

"Mi sa che ti stai dimenticando un piccolo particolare," risposi ridacchiando, "Io non sono umana."

"In verità è proprio per questo che mi hanno contattato. Sembra vogliano creare un gruppo composto da non umani."

Scrollai le spalle. "Non mi piacciono le MM. Creano sempre un sacco di problemi."

"Scarlett, questo è l'unico lavoro rispettabile che ti capiterà. È un'occasione veramente unica."

"Pfff, posso trovare un lavoro senza troppi problemi."

"Ah, sì? Hai visto com'è finita in panetteria. Jacob ti ha presa per farmi un favore e si è ritrovato senza clientela. Per poco non falliva."

"Ma questo è perché i clienti sono degli idioti!" esclamai. "Pensavano addirittura che stregassi il pane, papà."

"Appunto, Scarlett. Qualunque lavoro farai, ci saranno sempre dei problemi. La gente ti conosce e in ogni caso, basta guardarti per capire che sei una mezza strega."

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Eravamo ormai arrivati alla fine del viale. Davanti a me si stagliava un imponente edificio con colonne di marmo bianco. Ai lati dell'ingresso, stavano colossali statue raffiguranti due vampiri in pose solenni. Sapevo di essere come una formica al confronto, ma non volevo lasciarmi intimorire.

Mentre lord Krasnokov apriva il portone dell'edificio sentivo il cuore mi batteva forte nel petto. Non sapevo cosa mi avrebbe aspettato lì dentro; sapevo solo che la mia mia vita sarebbe cambiata per sempre.


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ANGOLO AUTORI

PESSIMO: Grazie per aver letto il primo vero capitolo di Scarlett.

PESSIMA: Speriamo vi sia piaciuto, come a me piace il carattere di Scarlett!

PESSIMO: A me, invece, stava simpatica la guardia. In realtà ha solo avuto una brutta nottata...

PESSIMA: In ogni caso, non dimenticate di mettere la storia in una lista di lettura così da non perdere i prossimi aggiornamenti.

PESSIMO: Che saranno ogni lunedì. Abbiamo già qualche sorpresa per il prossimo capitolo!

PESSIMA: E non dimenticate di farci sapere cosa ne pensate della storia con un commento o una stellina.

ENTRAMBI: A lunedì prossimo, allora! 

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 10, 2021 ⏰

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