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Quando il bambino poté capire le originali intenzioni del professor Raptor, restò ad un passo dalle scale, a fissare l'uomo.
Questo ringhiava informazioni riguardo il Signore Oscuro ed i suoi genitori, facendoglieli persino comparire nello specchio.

Ma nulla di tutto ciò parve smuovere il suo sguardo, innaturalmente calmo e serioso in una situazione del genere.
-Che fai lì impalato?! Non ti rendi conto di chi stai per incontrare?! -

-Oh, certo che lo so- la vocina ancora acuta ma del tutto tranquilla.

-Ti ho ascoltato e mi rendo conto che il cattivo sei proprio tu- aggiunse un sorrisetto che fece rabbrividire l'uomo col turbante
-Tu non puoi riportarmi indietro mamma e papà.... Loro sono morti, ma alla fine, nemmeno il professor Piton mi ha mai voluto del male-

-Lui è stato d'intralcio ai miei piani tutto questo tempo!! - urlò quasi più per sottolineare la cosa a sé stesso che ad Harry
Harry non aveva paura, e la cosa oltre che stupirlo, gli infuse speranza.
Speranza che gli permise poi di sostenere l'aggressione del professore, anche se gli costò parecchio.

Cadde a terra, la pietra rovente non gli faceva male in mano, ma il suo luccicare lo accompagnò in un lento sonno.

Al proprio risveglio in infermeria, oltre che i numerosi pacchettini e fiori di augurio di guarigione, il caldo e maestoso sorriso del Preside lo salutò con silenziosa gentilezza.

-Felice di vederti vigile e... Sorridente- il bambino allargò se possibile il sorriso che naturalmente, gli aveva dipinto la bocca.

-Quello che è accaduto fra te ed il professor Raptor è di serissima segretezza... Voglio che tu non ne faccia parola con nessuno mai - l'uomo si confidò, sprofondando in una serietà ossequiosa

Harry fece cenno con il capo, resosi coinvolto da tale turbamento, che durò poco dato che la sua convalescenza gli concesse la compagnia dei suoi amici.

L'ultimo giorno di scuola era alle porte e quando giunse, solo a pochi minuti dalla stazione di Londra, Potter poté sperimentare la mancanza di Hogwarts
Il viaggio in treno gli era sembrato così breve seppure durasse un'intera giornata

Una morsa nauseabonda e pesante, gli impediva alcun tipo di pensiero felice.
I Dursley mai lo avrebbero accolto calorosamente e bè.... 3 mesi estivi sono lunghi in un sottoscala polveroso.

Una lacrima minacciava di graffiare il rossore delle gote
Poi pensò a ciò che aveva capito di essere.

Un mago

Un figlio amato

Sorrise; Hagrid gli sarebbe mancato così tanto.

Un pensiero arrivò al professor Piton, inaspettato.
La prima lezione di Pozioni, il mantello nero che smuoveva l'incenso per tutta l'aula.

Fissò i posti vuoti dove prima sedevano Hermione e Ron

Gli parve quasi di inviare una preghiera d'affetto a tutti coloro che da un anno, gli avevano svelato di non essere solo.

Non più.

La stazione di Londra era sempre così affollata, ma il cielo così brillante e caldo.
Gli abiti babbani erano così diversi ora che li aveva nuovamente addosso.
Era come tornare ad un passato tardivo.
Un qualcosa di ormai oltrepassato e per questo, inutile da rivisitare.

Le urla sgraziate di zio Vernon gli fecero accapponare la pelle.

Non li guardò manco, i Dursley.

Harry Potter aveva capito cosa fosse casa e sebbene non fosse lì, le rimaneva comunque fedele.




-Ti vedo pensieroso Severus-
-Non dovrebbe stupirsene così tanto-tagliò secco senza manco guardarlo
-Riguardo il ragazzo è una novità, però - sorrise l'anziano mago godendosi il cipiglio del più giovane
Quelle ossidiane così profonde, tradivano una certa apprensione
-Non capisco il tuo turbamento Severus.... Sapevamo che l'Oscuro Signore si sarebbe mosso non appena il ragazzo fosse tornato sulla bocca di tutti-
Albus rigiro' fra le dita gentili una caramella, rimastagli in tasca probabilmente a seguito del pranzo di fine anno.

Adorabili regali in incognito da parte degli studenti.
Limone
Sorrise mentre la gustava con calma
Rivolse poi lo sguardo cristallino al suo compare, il quale rimaneva immobile dinanzi la vetrata della finestra.
La mascella serrata evidenziava ancora di più la rigidità con cui giaceva immobile.
-Severus- lo richiamò nel tentativo di ridestarlo da chissà quali pensieri

Il pozionista rispose al richiamo, girandosi a guardare l'anziano mago.
Sembrava aver risolto il conflitto interiore che fino a quel momento, lo teneva intrappolato a guardare l'ampia entrata del portone principale di Hogwarts.

Da cui, da meno di un'ora, erano usciti tutti gli studenti.

-Il ragazzo... - iniziò a parlare con un riso che minacciava di scappare da quell'aria sempre bonaria e disponibile che lo caratterizzava.
-... Sta bene - concluse con paternità, conscio delle preoccupazioni più intime e segrete dell'uomo dinanzi a sé.

Piton si irritò a sentirsi dire una frase simile, e capì che forse, era meglio tornare nelle proprie stanze.
-Non deve chiarire questioni simili con me, d'altra parte, dopotutto quello che è successo sarebbe una vergogna il contrario - la voce piatta e velenosa, poteva competere con qualsiasi intruglio tossico che possedeva nelle proprie cantine.
Con andatura rapida si avviò all'uscita dello studio del Preside, intenzionato a non soffermarsi su altre frasi, dette fuori luogo, a suo parere.
-Severus.... Placati- ora si era seduto intento a trovare altri dolcetti al limone nella ciotola riccamente decorata, che sostava sul tavolo principle.
Il corvino non comprese il gesto ma ubbidì senza troppa fatica.
-Mi fa piacere che tu abbia già distinto la lontananza caratteriale del ragazzo con il tuo antico rivale, ma vorrei comunque ricordarti che, la sensibilità a ciò che è bello non porta a debolezza, ma solo gioia e chiarezza.
La tua missione è primaria per te, lo so.
Ma per il resto, ho ampia fiducia nelle tue capacità -

Severus colse il significato sottile ma non volle assolutamente mostrarsi favorevole al riguardo
-Un ragazzino petulante non è nulla che possa giovare alla mia anima, Albus, e questo....se non erro, fa parte delle questioni che avevamo chiarito di non parlare -
Detto questo, scivolò via, diretto nei Sotterranei.

Dove ogni più piccola impurità dell'anima si mostra trasparente in un intenso nero, e persino il Sole, non ha occhio per farle risplendere.


-Severus, a me non sembra che alla vera bellezza tu sia mai riuscito a sottrarti....dopo tutto questo tempo, ancora -
Ormai il vecchio Preside, parlò a se stesso dato che l'androne, mostrava la porta aperta ed un pezzo di corridoio.
Sospirò un poco, trovandosi nelle tasche,
Altre caramelle

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 09, 2021 ⏰

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