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Non appena Raptor sparì dietro una colonna, Piton non se lo fece scappare, sebbene il buio soffuso della scuola,  sicuramente incoraggiasse il nero della notte a nascondere le cose.
-Non lo ripeterò ancora... Raptor- scandi' come suo solito ogni parola, avvolgendole minacciose come spire sul povero professore di Difesa delle Arti Oscure, mentre il suo bavero veniva strattonato con forza dominatrice.
-S-Severus...! I-Io.. -
-Non ti conviene avermi come nemico -
Tradiva una certa noia, sebbene le minacce fossero più che serie
-L-Lo so e-e....! -
-Carino il trucco degli incantesimi verbali su Potter durante la partita.... Come si dice.... Un gioco davvero pulito-
-M-ma n-non s-so di c-cosa t-t-tu stia p-parlando...! -
-Oh ma sicuramente ti sarai accorto del mio spiacevole incidente, e la cosa non deve esserti piaciuta per niente perché dopo non hai più avuto il controllo. AMMETTILO- la voce era una lama bassa e colma di veleno che fendeva senza troppo rumore il silenzio colpevole dell'uomo.
Incapace di risposta abbasso' lo sguardo, impotente dinanzi quelle due ossidiane omicide.
-Effettivamente.... Devi ancora decidere in chi poni la tua... Lealtà - le frasi di Piton si potevano dilatare in ore di pura tortura per l'uomo col turbante, che venne colto totalmente alla sprovvista, quando esse gli arrivarono a pochi millimetri dall'orecchio
-Se mi conosci un poco saprai anche cosa comporta un altro affronto simile.... La. Tua. Vita... È niente ... Per me-
Soffio' affamato di quel brivido di terrore che era solito scatenare nei suoi interlocutori.

Dal suo canto, Raptor squitti', non riuscendo a controllare un fremito di agitazione che smentiva tutti i sospetti di Piton.

Se nonché, un respiro affannoso e giovanile riecheggio' nel corridoio
Di scatto volse la testa, i capelli neri a celare parte del volto adirato più che mai.
Pietrifico' l'attenzione in un punto ben preciso accanto a sé e con fermezza, allungo' la mano per afferrare qualcosa che effettivamente non c'era.
Lo sguardo vacuo e freddo, pareva ripercorrere un gesto abitudinario.
Una silenzioso ricordo gli dipinse le iridi ma veloce fuggì come esse tornarono a trucidare il proprio avversario
-Continueremo la nostra chiacchieratina, e non pensare di passarla liscia - una cattiveria sorniona condiva quel tono piatto.
L'uomo col turbante non avrebbe retto a lungo, ma Gazza parve soccorrerlo quando comparve per informare i due professori che uno studente non fosse a letto.

Harry aveva assistito involontariamente a quella conversazione, celato nel mantello.
Si era maledetto nella mente quando per poco, il Pozionista, gli afferrava il prezioso indumento.
Era arrabbiato per questo, ma da una parte ora, aveva trovato risposta ad una domanda inaspettata

Piton stava cercando di, salvarmi?

E Raptor allora? Era lui ad averlo quasi ucciso.

Pensieri strani e contrastanti gli annebbiavano la mente, vuoi per il sonno, vuoi l'agitazione.

Intanto si era salvato

 Tè al caramelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora