Il figlio di Marinella

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In galleria stavamo già sfollati

perché ci fu lo sbarco dei soldati

di molti stati uniti ed alleati;

gli eserciti italiani già sbandati.

A pochi metri una piccola baita

lasciata dai soldati in ritirata,

intorno ad essa una glicine sfiorita

una porta, una finestra spalancata:

Un ragazzo seduto al davanzale

dondolava le gambe e si beava

nella povera casa senza scale;

nei pressi una granata sibilava.

Papà gli disse: - Scendi, non osare

sparano dalle navi, laggiù al mare.

Ma lui, tranquillo, ancora a dondolare

giacché null'altro ei sapeva fare.

Il figlio di Marinella gongolava,

a gran voce papà lo richiamava.

Un attimo e il ragazzo penzolava

mentre al petto uno squarcio lo forava.

Mio padre lo portava sulle braccia,

io vidi che perdeva qualche cosa...

il pacco intestinale ed una traccia,

agli occhi miei una scena spaventosa.

Quattro assi di legno ed un lumino,

Marinella che impazziva dal dolore;

un vecchio scialle, un candido piumino

copriva le spoglie del suo amore.

Ricordi dolci e amari di una vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora