Un amore platonico

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A quei tempi indossava dei seri spezzati

con vera eleganza, con taglio perfetto; 

ricordo quei balli degli anni passati,

sentivo che il cuore balzava nel petto.


Una mano stringeva una mano tremante, 

sul viso un accenno di lieve rossore;

sapevo ballare ma ero esitante,

purtroppo anelavo fermare le ore.


Mia madre diceva: - Lui stinge troppo,

ma il suo respiro scaldava l'orecchio.

Decisi di uscire per via dell'intoppo

ma fuori dall'uscio piangevo parecchio.


Mi dissero intanto che aveva la "bella",

lo strale premeva, faceva soffrire;

restavo di sasso e senza favella.

Dovevo, purtroppo, soltanto morire!


E passano gli anni, moltissimi anni

sognavo sovente quel viso un po' scuro.

Un giorno pensavo ai miei tanti malanni

ma giù sulla strada che vedo sul muro?


Un manifesto listato di nero

col nome in grassetto.

Ricordi dolci e amari di una vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora