• La notte •

81 2 6
                                    




"Non vorrai mica sgattaiolare fuori per andare al fiume vero??"

Domandò alquanto spaventato, un piccolo ragazzino di soli 14 anni.

"E anche se fosse?? Dormono tutti, nessuno ci scoprirà!" ribadì l'altro.

I due si conoscevano ormai da 7 anni, ovvero il tempo del loro alloggio sul monte Pelio.

Patroclo... così si chiamava il timido ragazzino dai corti capelli marroni come il cioccolato, un fisico piuttosto asciutto e la carnagione leggermente scura rispetto a quella dell'altro.

Achille, invece, era esattamente il suo opposto.

Quest'ultimo aveva già qualche muscolo, dovuto al duro addestramento svolto, i capelli lunghi, dorati e ricci, gli occhi azzurri e la carnagione chiara.

Erano così diversi eppure così uguali ma, a loro, non importava niente, bastava la presenza dell'uno e dell'altro.

"Insomma Achille! Se Chirone ci dovesse scoprire, non sarà tanto gentile..."

"Invece di essere spaventato per qualsiasi cosa, pensa a goderti la vita senza avere la costante voglia di essere rinchiuso in una bolla di cristallo per stare al sicuro... e dovresti anche essere il più grande tra i due!".

"Non è affatto-"

Patroclo non riuscì a finire la frase perché, proprio da dietro l'angolo, sbucò il tanto nominato centauro.

"Voi due dove credete di andare, quando tutti stanno dormendo? Forza, dritti nelle vostre camere!! Domani pulirete le stalle"

Achille tentò di protestare ma, l'amico gli afferrò la mano per cercare di calmarlo.

Il ragazzo dai riccioli d'oro era il figlio di Peleo, re dei Mirmidoni di Ftia, e di Teti, la più bella e potente tra le Nereidi; non andava sottovalutato.

"Lo sapevo! Perché continuo a darti retta? " il più grande sospirò.i

"Perché mi adori ovvio!! Non importa, ci andremo domani" Achille rise.

"C-cosa!? Non montarti troppo la testa signorino!".

Seguì un lungo silenzio durante il tragitto verso le camerate, ma questo non sembrò importare ai due ragazzini.

"Allora buonanotte, a domani Pat!" disse il biondino con un largo sorriso; la luce della luna, che filtrava dalla piccola finestra della sua stanza, gli illuminava la chiarissima pelle facendolo sembrare una vera e propria divinità.

Patroclo rimase a fissarlo in silenzio per qualche istante per poi pronunciare un "buonanotte" piuttosto debole e, con il cuore in gola, si girò e incamminò per la sua camera...

I giorni passavano, loro due erano sempre più vicini ed uniti...

Inutile dire che anche Chirone lo notò, fin troppo bene.

"Hey Achille, un giorno tu, vorresti sposarti?? Ne sento parlare spesso e, non so..."

"Oh, non ci ho mai dato troppo peso, non saprei...forse, un giorno posso anche pensare al matrimonio ma, per ora, mi basta stare qui con te!" il pelide rise di gusto mentre, il moro, rimase qualche minuto ad ammirare la sua risata; gli scaldava il cuore ogni volta e in quel momento capì di tenere veramente al biondino di fianco a lui, forse, anche troppo...








-Note dell'autrice-

Heyy! Ho finalmente finito il primo capitolo di questa storia!

Solo ultimamente ho cominciato ad appassionarmi all'antica Grecia ed ovviamente, mi sono sentita in dovere di iniziare una Patrochilles!

Mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali (rileggo un sacco di volte prima di pubblicare) in caso me ne scappasse qualcuno, fatemelo sapere e farò le ADEguate correzioni! ( questa era pessima, lo so :,)).

Come primo capitolo è un po' corto, solo perchè è il primo!!

Spero vi possa piacere! ( sentitevi liberi di lasciare qualche parere <3 )

Achilles, can you hear me??Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora