PRIMO CAPITOLO🥀

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Sono Emilia, fumo quattro sigarette al giorno.

O meglio, prima ne fumavo venti.

Sto cercando di diminuire.

Ho addosso quella sensazione di sentirmi "schiava" di un maledetto oggetto..

che pensandoci bene, accorcia solamente il nostro tempo.

Perché se davvero il fumo uccide, beh.. siamo veramente dei coglioni.

Dico "siamo" perché l'80% delle persone che starà leggendo, lo è.

Vi starete chiedendo perchè sto dicendo queste cose, vero?

Principalmente perché sono stanca di buttare 200€ al mese come se fossero caramelle.

Ho tanti viaggi in mente 🌍 , tante idee 💡.. ma devo ammettere che ho anche tanta voglia di comprarmi dei vestiti nuovi 😍 🛍 .

È da una settimana che fumo solo 4 sigarette al giorno, devo dire che le restanti 16 non mi mancano affatto.

Alla fine le distribuisco nella mia giornata, tipo una pausa relax.

La prima è quella della mattina.

Mi sveglio alle 9, ne troppo tardi ne troppo presto, con due occhiaie da paura perché la sera prima sono andata a dormire alle 2:00, dopo aver visto una nuova serie su Netflix (tipo la centesima serie che ho visto negli ultimi 2 mesi di quarantena).

Che poi guardare troppe serie continuamente non fa bene ragazzi, io sto avendo delle crisi d'identità.

Sapete quando vi piace talmente una serie o un film che vi sentite nella parte di uno dei personaggi?

Ecco, io vorrei essere una Zulema, una Tokyo o persino Fellon di Dinasty.

Quanto vorrei provare anche solo una settimana ad essere ricca sfondata o semplicemente avere la giornata piena d'impegni.

Detto ciò, non sono una di quelle attrici, quindi ritorno alla mia mattinata.

Dopo essermi svegliata e aver capito finalmente chi sono e cosa faccio sulla faccia della terra, mi dirigo verso la cucina a fare colazione.

Solito cappuccio e una fetta di ciambella allo yogurt, mezza cruda perché non capisco mai i tempi di cottura, nonostante io segua alla lettera la ricetta..

Mi sento creativa, quindi prendo subito l'iPad e inizio a disegnare in stile cartoon una celebrità.

Oggi ho scelto LeBron James.

Mentre disegno, mi arriva un messaggio whatsapp da Milena, una mia amica.

''Stasera ci vediamo al solito parchetto? Ti devo far conoscere il ragazzo di cui ti parlo sempre''.

Onestamente, non mi andava molto di fare la candela, nonostante lei sia una ragazza socievole,

Ma quando si tratta di uomini..diciamo che si lascia troppo andare.

Ma non con semplici moine da oca, ma proprio da tro*a.

''E adesso chi è questo?'' Dissi ad alta voce, pur essendo sola.

Ogni settimana aveva un ragazzo nuovo con cui uscire, io ero classica ad essere la sua amichetta che portava per l'amico del ragazzo (che lei si faceva).

Un'uscita a quattro di cui non andavo mai fiera. Non capivo perché continuassi ad uscirci.

Sono sempre stata una ragazza alla mano, tranquilla ma allo stesso tempo molto energica.

Adoravo uscire la sera, fare tardi, fumare ma non tanto bere, perché onestamente l'alcol non mi fa impazzire, mi fa venire mal di testa e mi viene un caldo assurdo.

Decisi di dirle di sì, semplicemente perché continuava ad assillarmi, dicendo che per lei sono importante e che ci tenesse tanto a farmelo incontrare.

Oltre a Milena, avevo altri amici più onesti e fidati con cui uscire, quindi prima d'incontrarmi con lei, organizzai una rimpatriata con Chicco e Aly.

Iniziammo a parlare del più e del meno, fino a tirare fuori una bottiglia di Gran Cinzano, uno spumante di 3€ al supermercato, ma ottimo.

Poveri ma con gusto 😉 era questo il nostro mood.

Dopo qualche bicchierino di spumante, vedo dal viale del parchetto che sbucano Milena e il suo nuovo ragazzo.

Altissimo, circa 2 metri.

Lei aveva dei tacchi altissimi con un top attillato e dei pantaloncini cortissimi (classico outfit serale per stare al parco,insomma).

Lui si avvicinò a me, mi fece un sorriso a 32 denti e mi disse il suo nome: Brian.

Ma mentre apro la bocca per presentarmi: ''uuuuurgg'' digerisco il bicchierino di spumante. Tutti scoppiano a ridere, lui compreso.

Rispondo tutta rossa: ''Scusami tanto..sono Emilia''.


Continuo nel capitolo 2.

Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo nei commenti.

- Anna Mancuso.

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