III CAPITOLO 🥀

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Sveglia 10:30 con Closer - The Chainsmokers.

Adoro quella canzone.

Mi dirigo in cucina, faccio colazione con il succo al Nesquik e mi arriva una notifica da Lovoo, un sito d'incontri. Credo che qualcuno di voi lo conosca già.

Insomma, non ero solita a queste cose, però siccome tra amici non c'era nessuno che m'interessava, spinta dalla curiosità, m'iscrissi.

Ricevo dei messaggi da qualche ragazzo, qualcuno più sobrio con un ''Ciao, come stai?'' Altri con ''quando sei caduta dal cielo ti sei fatta male?'' Ma come si può dire una frase del genere? Ma non se ne rendono conto di quello che scrivono? Per me, già uno perde punti in partenza.

Mi scrive un certo Davide, carino dalla foto, anche molto gentile.

Mi lascia il suo numero e mi chiede d'incontrarci la sera stessa.

Io avevo già impegni con Aly, Dalia e Cristiano.

Dalia è una vecchia amica di Aly, ama leggere e scrivere ed è del mio stesso segno zodiacale, pesci.

Io già dal segno zodiacale capisco con quale persona ho a che fare.

Scrivo sul nostro gruppo whatsapp che li avrei raggiunti dopo.

Cristiano risponde:

Ma dovevamo vederci per le 21:00, lo sai che io alle 23:00 devo essere a casa.

Aly risponde:

Cri, che palle! Puoi anche tornare per una volta a mezzanotte!

Rispondo:

Non preoccuparti per le 22:30 cercherò di esserci.

Scrivo in privato ad Aly:

Devo vedermi con un tipo, posso venire da te prima di uscire? Ho paura che sia un pervertito ahaha. Mi faccio venire a prendere nel tuo parcheggio sotto casa.

Aly:

Immaginavo ci fosse qualcosa sotto ahahah. Va bene però ci sarà già Dalia con me. Ti aspetto alle 20:30.

Di solito, prima di conoscere qualcuno mi facevo sempre venire a prendere nel parcheggio di Aly, oppure in giro nel mio paesino. Odiavo l'idea di far conoscere casa mia. Metti caso uno pazzo si fissa con me e inizia a citofonarmi?

Esce mio padre con la lupara e lo mena ahahah.

Ho questa fissa per colpa di una cosa che mi successe anni fa.

Stavo tornando a casa, prendevo il treno sia per andare che per tornare da scuola, scendo dalla stazione quando ad un certo punto dal sottopasso vedo un ragazzo in bicicletta che mi fissava e continuava a star dietro di me, nonostante avesse un mezzo con cui andare molto più veloce rispetto al mio passo.

Cammino verso casa e me lo ritrovo sempre dietro.

Ad un certo punto si avvicina di lato e dice: ''Tranquilla, non voglio portarti in un angolo e farti del male''.

Dopo un esclamazione del genere, secondo voi, come l'ho presa?

Ero spaventata.

Però cerco di non guardarlo e proseguo dritto.

Ad un certo punto appena mi avvicino sotto casa mi saluta e sparisce.

Salgo sù e lo dico subito a mia madre.

Una madre napoletana secondo voi come può reagire?

Iniziò a chiamare mio padre: ''Vieni subito a casa!!!''

Mio padre faceva l'operaio, come mia madre, lavorano in ceramica da anni.

Mia mamma si chiama Denise, e mio padre Daniele, palermitano DOC.

Inizio ad agitarmi e dico: ''Mà, non c'è bisogno che viene a casa, non è successo niente, però la prossima volta vi chiamo al telefono.''

Al chè mia madre si calma e spiega solamente ciò che è successo.

Il giorno dopo, lo vedo sbucare di nuovo, ed ero insieme alla mia amica Vanessa e iniziamo a correre, perché ci stava seguendo insistentemente, chiamo mio padre nel frattempo e non so come, ma era già a casa, diceva che se lo sentiva.

Sbuca in due secondi e urla: ''ANDATE SUBITO IN CASA!!!''. Era diventato nero. Ci mancava solo il fumo dalle orecchie.

Dopo mezzo'ora torna e dice soltanto: ''Adesso non lo rivedrete più. Ci ho parlato bene io, non ti preoccupare sangu miu.''

Quindi diciamo che questa esperienza mi ha un pò spaventata, perché se non l'avessi detto ai miei genitori a quest'ora non saprei cosa avrebbe fatto quell'uomo al quanto inquietante.

Il consiglio che mi sento di darvi è che quando succedono certe cose bisogna sempre parlarne. QUALSIASI COSA!





Se volete sapere come va l'uscita con Davide, continuo nel capitolo 4.

Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo nei commenti.

- Anna Mancuso.

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