O mi ero persa qualcosa o mi ero persa qualcosa.Sapevi solo che appena aveva finito di parlare, Jesse era caduto a terra. La t-shirt bianca che aveva sotto il giubbotto aveva un foro, al centro dell'addome, da cui sgorgavano circa un triliardo di litri di sangue. " JESSE!!" urlai. Tanto sapevo che non poteva sentirmi. " LUX! AMY!" urlai ancora. " Zitta siamo qui dietro." mi bisbigliò qualcuno. Erano nel fitto del fitto del bosco alle mie spalle. " Sei tu Queen Josered? ". Io annui " S-si.". " Non balbettare. Nel campo ti uccideranno. E noi rideremo. Dove sono le tue amichette e il tuo fratellino?" un uomo, sulla trentina, capelli neri pece, uscì dall'oscurità. " Gli ho chiamati. Non sono più qua. Saranno scappati quando hai UCCISO JESSE!!!". Le lacrime sgorgavano dai miei occhi e mi bagnavano il viso, rigandomi le guance. " Era il tuo fidanzatino? Ti ho spezzato il tuo cuoricino?" mi chiese, facendo la voce da bambino triste. " Smettila di parlare così. Io gli volevo bene. Non era il mio ragazzo." la voce usciva da me, ma il cervello..il cervello era alle parole di Jesse. Forse era innamorato di me..forse.." P-pupa..per-perché parli a-al passato?". La voce di Jesse era tremante, ma la stessa voce spavalda di sempre. " Jesse!". Mi inginocchiai accanto a lui e gli misi la testa sulle gambe. Gli scompigliavo i capelli. " Ti ho detto di non chiamarmi pupa stupido.". Cercai di fare la voce offesa ma era colma di felicità quindi..niente da fare. " Stupido sarà Chusk." e con lo sguardo indicò l'uomo. " Spararmi. Spara ad una gamba non agli addominali. Così si è praticamente condannato da solo.". I suoi occhi mi fissavano. Solo in quel momento mi accorsi che non erano verdi, ma azzurro ghiaccio. " Non ti sforzare, altrimenti ti uccido io."gli dissi ridendo. " Posso..chiamarti pupa. Pupa..uccidilo per..me."e chiuse gli occhi. " Jesse! Jesse svegliati!"lo scuotevo delicatamente. Respirava ma..impercettibilmente. Le lacrime sgorgavano ma, quando mi alzai , in mano l'arco con la freccia incoccata, cercai di frenarle. E ci riuscii. " Lo stai uccidendo. Stai uccidendo una delle poche persone che sapevano farmi ridere. E si sa che sono poche. Lui mi vuole bene. Io gli voglio bene. Tu. Tu non mi piaci. E so di non piacerti. E so che lui non ti piaceva. Ma ucciderlo?! Che soluzione era? Ti sei condannato da solo, te l'ha detto. Tu non gli piacevi. E non piaci nemmeno a noi."gli dissi. Lux uscì correndo dal folto del bosco e salì in fretta su un ramo basso. Amy( che non si notava affatto) corse incontro all'uomo, con dei coltelli in mano. Lux saltò sulla schiena dell'uomo, che la buttò giù come un ramoscello e scappò via. Amy lo inseguiva, Lux anche e stavo per andare anche io quando Frank mi disse:" Resta qua. Lo dobbiamo salvare.". Io cominciai a singhiozzare silenziosamente, scompigliando i capelli di Jesse, prima in un verso, poi in un altro. Frank prese lo zaino con i farmaci e tirò fuori tutti i farmaci che trovava. Li fece inghiottire a Jesse con dell'acqua. Poi prese una maglietta, la strappò e fasciò la ferita meglio che poteva. Ora si doveva solo sperare.
STAI LEGGENDO
《Ho paura. Di non farcela. Di morire.》
AçãoQueen è una ragazza come tante: va a scuola, ha molti amici, litiga spesso con suo fratello Frank..fino a quando non conosce Lux, una ragazza scappata da un campo di guerra che le da una notizia: stanno venendo a prenderla. Inizia così la corsa cont...